L’attività di E.ON per l’ambiente quest’anno si fa in due perché la società sostiene la Giornata mondiale del vento 2012 e partecipa al convegno su eolico e fauna in programma a Roma il 12 giugno 2012.
A questo proposito inoltre la società ha collaborato con ANEV e Legambiente Onlus nella costituzione dell’Osservatorio Nazionale su Eolico e Fauna e del relativo comitato scientifico che mira a rafforzare la tutela ambientale e al tempo stesso promuovere lo sviluppo sostenibile di impianti eolici sul territorio italiano.
In questo convegno è stato presentato il protocollo di monitoraggio dell’Avifauna e della Chirotterofauna, definito in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Federparchi e l’Università di Bologna, che dovrà indicare una metodologia scientifica applicabile sia al monitoraggio degli eventuali impatti dell’eolico sull’avifauna sia alla realizzazione di interventi per ridurne gli effetti.
“Il protocollo attuato da E.ON presso il parco eolico di Poggi Alti, in Toscana, ha dato esiti positivi, riscontrabili scientificamente attraverso un approccio sistemico” ha commentato Leonardo Sammartano, responsabile Ambiente e Sicurezza di E.ON Climate & Renewables Italia “E.ON intende facilitare la condivisione dei risultati emersi tra le parti, gli enti competenti e gli organi di controllo nell’attività di sviluppo, costruzione, esercizio e dismissione dei parchi eolici”.
E.ON in Italia possiede circa 330 MW di impianti eolici attraverso 10 parchi operativi tra Sardegna, Sicilia, Campania, Basilicata, Toscana e Calabria. Complessivamente, il portafoglio eolico di E.ON produce circa il 6% dell’energia eolica nel Paese e si conferma più produttivo rispetto alla media dei parchi italiani. Inoltre, E.ON ha in sviluppo circa 300 MW di progetti eolici entro il 2015 prevalentemente nel Sud del Paese.