La prima centrale ibrida, geotermica e solare, è stata inaugurata in Nevada, nella contea di Churchill, grazie alla tecnologia di Enel Green Power
Guidando verso ovest lungo la strada numero 50, meglio conosciuta in Nevada come “The Loneliest Road in America” vi troverete a un certo punto nella contea contadina di Churchill.
Il lavoro costante degli americani ha trasformato queste lande desertiche, una volta percorse soltanto dai pony express, in una ridente comunità agricola.
Oggi però la contea di Churchill torna a far parlare di sè per un altro tipo di raccolto che viene strappato dalla terra e dal sole: è qui infatti che è nata la prima centrale eletrica in grado di generare energia attingendo a risorse naturali geotermiche e solari.
E l’Italia in tutto questo ci ha messo il suo zampino: tutto è iniziato infatti grazie a Enel Green Power che, nel lontano 2009, installò da queste parti, impianto geotermico Stillwater, capace di produrre ben 33 megawatt di potenza.
A questo punto, avendo a disposizione più di 400.000 mq di terreno e una quantità di sole praticamente illimitata, Enel decise di condurre un esperimento: installò 89.000 pannelli solari. Il risultato è questa centrale ibrida, solare-geotermico, la prima al mondo di questo tipo, inaugurata a maggio di quest’anno, che aggiunge altri 26 megawatt di picco alla potenza prodotta.
Non c’è male, non credete?
Per maggiori informazioni: First solar-geo plant blooms in Nevada’s high desert