Ottimi interventi del comune patavino sia per la riduzione delle emissioni inquinanti sia per lo sviluppo della produzione di energie rinnovabili, sostenibili e pulite
È la “Città del Santo” a salire sul più alto gradino del podio per il forte impegno sul fronte dell’efficienza energetica, della riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica.
Una lunga serie di “buone pratiche verdi”, partite a metà degli anni Novanta con il piano energetico comunale che ora ha consentito a Padova di aggiudicarsi la Res Champions League 2012, il campionato europeo per le energie rinnovabili.
L’anno scorso l’amministrazione comunale si era infatti impegnata a ridurre almeno del 20% le sue emissioni di CO2 al 2020 rispetto ai livelli del 2005.
E come si è visto dal ricevimento del prestigioso riconoscimento, non sono mancati gli ottimi risultati che hanno portato appunto la città veneta alla medaglia d’oro tra i comuni virtuosi di grosse dimensioni, ossia con popolazione superiore ai 100mila abitanti.
Di seguito i risultati ottenuti dai diversi interventi effettuati: 572 metri quadrati di solare termico, 42.700 kilowatt di fotovoltaico, 0,75 kilowatt di mini-eolico, 590 kilowatt di mini-idro, 11,3 megawatt di biomassa, 200 kilowatt elettrici + 90 kilowatt termici di geotermia e quasi 2 mila kilowatt elettrici di biogas.
Dati a corredo
- Dott. Alessandro Zan, Assessore all’Ambiente
- sito: www.padovanet.it