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Decreto sviluppo: incentivi per rifare l’impianto elettrico di casa

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Agosto 2020
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Foto di anncapictures da Pixabay

Grazie al Decreto Sviluppo, varato dal Governo nel mese di luglio, sarà economicamente vantaggioso riparare e mettere in regola gli impianti elettrici domestici.

Inoltre, chi è interessato, potrà addirittura usufuire del comfort e della sicurezza di un impianto domotico allo stesso prezzo di un impianto tradizionale.

Per il periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto ha infatti ampliato il bonus fiscale previsto per le ristrutturazioni edilizie, portandolo dal 36% al 50%, e ha raddoppiato l’ammontare complessivo delle spese detraibili per unità immobiliare (da 48.000 a 96.000 euro).

Il bonus opera sotto forma di detrazione dall’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni negli edifici residenziali. In particolare, sulla base delle ultime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, risultano agevolabili gli interventi generali di sostituzione dell’impianto elettrico o di integrazione per messa a norma.

Rientrano tra gli interventi agevolabili anche i seguenti interventi:

  • allarmi/sistemi antifurto (finestre esterne: installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati)
  • cablatura degli edifici (opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali)
  • citofoni, videocitofoni e telecamere (sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti)
  • risparmio energetico (opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette – detraibili, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
  • interruttore differenziale (sostituzione o riparazione con innovazioni)
  • installazione apparecchi di rilevazione gas; Installazione di sistemi di comunicazione, robotica e tecnologici più avanzati, per favorire la mobilità interna ed esterna per i disabili

Per gli interventi sulle parti condominiali, rientrano nel bonus gli interventi sul sistema di allarme (riparazione senza innovazioni dell’impianto o riparazione con sostituzione di alcuni elementi) e quelli sull’interruttore differenziale (riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi).

Oltre alle spese per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, le spese per l’acquisto dei materiali, il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti e l’imposta sul valore aggiunto.

Per poter fruire della detrazione sarà sufficiente effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale dal quale risultino causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Sarà poi sufficiente autocertificare l’inizio dei lavori e conservare la documentazione relativa all’intervento.

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