Grazie al Decreto Sviluppo, varato dal Governo nel mese di luglio, sarà economicamente vantaggioso riparare e mettere in regola gli impianti elettrici domestici.
Inoltre, chi è interessato, potrà addirittura usufuire del comfort e della sicurezza di un impianto domotico allo stesso prezzo di un impianto tradizionale.
Per il periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto ha infatti ampliato il bonus fiscale previsto per le ristrutturazioni edilizie, portandolo dal 36% al 50%, e ha raddoppiato l’ammontare complessivo delle spese detraibili per unità immobiliare (da 48.000 a 96.000 euro).
Il bonus opera sotto forma di detrazione dall’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni negli edifici residenziali. In particolare, sulla base delle ultime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, risultano agevolabili gli interventi generali di sostituzione dell’impianto elettrico o di integrazione per messa a norma.
Rientrano tra gli interventi agevolabili anche i seguenti interventi:
- allarmi/sistemi antifurto (finestre esterne: installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati)
- cablatura degli edifici (opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali)
- citofoni, videocitofoni e telecamere (sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti)
- risparmio energetico (opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette – detraibili, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
- interruttore differenziale (sostituzione o riparazione con innovazioni)
- installazione apparecchi di rilevazione gas; Installazione di sistemi di comunicazione, robotica e tecnologici più avanzati, per favorire la mobilità interna ed esterna per i disabili
Per gli interventi sulle parti condominiali, rientrano nel bonus gli interventi sul sistema di allarme (riparazione senza innovazioni dell’impianto o riparazione con sostituzione di alcuni elementi) e quelli sull’interruttore differenziale (riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi).
Oltre alle spese per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, le spese per l’acquisto dei materiali, il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti e l’imposta sul valore aggiunto.
Per poter fruire della detrazione sarà sufficiente effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale dal quale risultino causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Sarà poi sufficiente autocertificare l’inizio dei lavori e conservare la documentazione relativa all’intervento.