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Raee: ottimi risultati in 4 anni di attività

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Agosto 2020
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Foto di anncapictures da Pixabay

Nei primi quattro anni di attività il totale dei rifiuti raccolti dal sistema nazionale di gestione di Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, è stato di quasi un milione di tonnellate: l’incoraggiante dato è stato comunicato da Danilo Bonato, presidente del Centro di Coordinamento Raee, nel corso del Forum RAEE svoltosi oggi a Ecomondo.

Dati molto interessanti, soprattutto perché questi rifiuti, se correttamente trattati, consentono di dare forti benefici ambientali.

Per esempio, dal 2009 a oggi, sono state trattate e riciclate circa 50 milioni di lampade a efficienza energetica evitando la dispersione nell’ambiente di 365 tonnellate di polveri di mercurio altamente nocive.

Anche sul fronte dei cambiamenti climatici la raccolta dei Raee ha dato il suo contributo positivo: con il solo riciclo dei frigoriferi e dei climatizzatori si stima siano state evitate emissioni per 9 milioni di tonnellate equivalenti di CO2.

“Tracciare il bilancio di questi primi quattro anni di attività” spiega Danilo Bonato “permette di vedere come il Sistema Raee italiano si sia rapidamente consolidato e abbia raggiunto risultati importanti”.

La presenza di un sistema multi-consortile coordinato dal CdC Raee ha garantito un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale con oltre 500.000 missioni di ritiro presso 3.400 centri di raccolta con un tasso di qualità del servizio ormai stabilizzato al 98%.

“Il lavoro svolto finora” prosegue Bonato “ha quindi un enorme valore per la collettività, soprattutto dal punto di vista della sicurezza, della tutela della salute e della salvaguardia dell’ambiente. Se oggi i quantitativi di raccolta, da noi come in altri paesi europei, iniziano a diminuire è bene ascoltare i campanelli di allarme e rafforzare il Sistema per contrastare la tendenza in atto”.

Tendenza che ha evidenziato un calo nel recupero di alcune sostanze, soprattutto i metalli, che vengono gestite in modo non sempre idoneo al di fuori del sistema ufficiale, con il rischio di concentrare l’attenzione solo sul riciclo di alcune materie, senza farsi carico di tutti i componenti, anche quelli nocivi, presenti nei Raee.

“Per invertire questa tendenza” conclude Bonato “è importante puntare sul recepimento della nuova direttiva europea sui Raee e insistere su quelle leve legislative che consentono di potenziare il sistema e assicurare quindi che i RAEE siano riciclati correttamente e la raccolta da parte del sistema nazionale ritorni a crescere”.

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