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Le città modello di sviluppo nel rapporto Cittalia

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Foto di anncapictures da Pixabay

Come si vivrà nel futuro? Certamente sarà più facile muoversi, gli edifici sprecheranno pochissima energia e saranno sostenibili e si avrà più cura per l’acqua, che sarà sempre di più una risorsa strategica da conservare e non sprecare.

Dove si vivrà meglio? La previsione vuole che saranno ancora le città del Centro-Nord a condurre politiche più virtuose anche se ci saranno punte di eccellenza distribuite in tutto il territorio italiano.

Sono queste le principali considerazioni che emergono dal rapporto Città e Infrastrutture per la crescita realizzato da Siemens Italia per la fondazione Cittalia, del centro studi Anci.

La ricerca, presentata in occasione del convegno EfficienCITIES – Città modello per lo sviluppo del Paese, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore, ha preso in considerazione 54 città medio grandi – capoluoghi di provincia con più di 90.000 abitanti – analizzate sulla base di indicatori specifici, quali verde urbano, acqua, aria, rifiuti, patrimonio immobiliare e qualità dell’abitare, energia, sanità, mobilità e logistica.

“Ci auguriamo che questa ricerca sia un utile strumento di riflessione sulle problematiche cittadine e sulle opportunità di miglioramento dei servizi infrastrutturali, oltre che uno stimolo alla comunità locale a intraprendere un percorso sempre più sostenibile” dichiara Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia.

Individuare una sintesi della dotazione infrastrutturale per ciascun ambito di analisi, definire cluster omogenei di città in cui le diverse componenti si combinassero, individuando all’interno di ciascun gruppo un comune modello che meglio rappresentasse i caratteri del gruppo di appartenenza e, infine, offrire una visione della città che verrà: soo stati questi gli obiettivi che la ricerca si proponeva di ottenere.

Per la qualità dell’ambiente urbano spiccano le città della Puglia: Foggia, Andria, Barletta e Lecce. Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare la ricerca ha rilevato la presenza nelle prime posizioni di Salerno e di Bolzano.

Parlando di mobilità sostenibile però la ricerca mostra la prima netta divisione geografica: tutte le città settentrionali o del Centro si collocano in alto nei valori, mentre quelle del Sud presentano valori bassi o medio-bassi. Milano è seconda  dietro solo a Bergamo. In tema di energia rinnovabile, Forlì, Trento e Ravenna hanno i valori più elevati di attenzione a questo tema.

In sintesi le città del Nord registrano performance superiori a quelle del Sud, con eccezioni rappresentate dai centri della Puglia, soprattutto Foggia e Lecce.

La geografia della salute che emerge dalle analisi presenta una realtà multipolare. Pertanto aree di eccellenza nell’ambito sanitario si trovano in città sia settentrionali sia meridionali. Tra queste ultime spunta Napoli, insieme a Bari e Catanzaro. Poi, vi sono due poli sanitari di riferimento per le due isole, Cagliari per la Sardegna e Catania per la Sicilia. Inoltre, Napoli è la città con l’offerta sanitaria più eterogenea, seguita da Torino e Roma.

Le città ideali sono rappresentate da un piccolo gruppo di città di media dimensione demografica e che presentano caratteristiche di eccellenza in tutti gli ambiti di analisi. Si tratta di Bergamo, Brescia, Padova e Trento. Il carattere di eccellenza riscontrato nei valori degli indicatori definisce le città di questo gruppo come quelle nelle quali la qualità della vita per i cittadini residenti è tra le migliori.

A registrare performance inferiori alla media sono 10 città definite in divenire. Sono in prevalenza centri del Sud, come Palermo, Messina, Catania, Reggio Calabria, Catanzaro, Barletta e Pescara; ma sono presenti anche città del Centro e del Nord (Pistoia, La Spezia e Trieste).

La ricerca è disponibile in forma complata a questo indirizzo web.

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