Anche il Comitato IFI, associazione delle industrie fotovoltaiche italiane, è in allarme per le richieste di modifica da inserire nel Decreto Stabilità che il Governo sta varando e che sarà in discussione nei prossimi giorni alla Camera dopo essere passato al Senato.
Per IFI infatti, se l’emendamento inserito all’interno del Decreto Stabilità verrà approvato anche dall’assemblea della Camera, il termine del 31 dicembre per far ricadere sugli impianti delle PA i benefici di regole e tariffe del IV Conto Energia verrebbe prorogato di almeno tre mesi.
L’associazione ha dunque confermato la sua opinione sul fatto che gli interventi normativi dell’ultima ora generano una destabilizzazione di tutto il mercato con gravi ricadute principalmente sul sistema industriale che si regge su elementi di pianificazione e programmazione dei propri cicli produttivi.
Se il provvedimento trovasse attuazione, si tratterebbe del sesto intervento normativo per il settore in due anni (Decreto III Conto Energia, agosto 2010; Decreto Salva-Alcoa, novembre 2010; Decreto Romani, marzo 2011; Decreto IV° Conto Energia, maggio 2011; Decreto V° Conto Energia, luglio 2012), con effetti difficilmente sostenibili da qualunque sistema industriale.
Il suggerimento di IFI, per rendere quanto più benefiche possibili le ricadute di questa proroga sul sistema economico e produttivo nazionale, è che i soggetti politici coinvolti e tutte le Amministrazioni Pubbliche si attivino tempestivamente nell’inserire nella formazione delle graduatorie dei bandi un punteggio premio a favore dell’utilizzo di componentistica realizzata all’interno del nostro Paese.