Orti in città, nelle scuole, ma anche in azienda. Il tema è di forte impatto sociale e porta con sé un sentire democratico che va ben oltre il piacere e la produzione di frutta e verdura da consumare sulle tavole: di fronte a una zolla di terra che richiede lavoro e costanza si è tutti uguali.
Basta la volontà che però sembra risvegliarsi un po’ dovunque. Tant’è che anche i produttori di semi e prodotti per la terra si stanno rendendo conto che via via si stanno vendendo più semenze che piante ornamentali.
Secondo Marco Selvaneschi amministratore delegato di Smart Garden c’è però anche tanto bisogno di formazione.
“In questo momento in Italia si sente che manca ancora la cultura del verde, così come manca l’informazione per avvicinare il meno esperto a come si fa un orto. Tutto si limita al consiglio del punto vendita che però è troppo spesso solo commerciale”.
È quello che pensiamo anche noi di Green Planner Magazine. Per questo invitiamo i lettori a mandarci le loro iniziative, esperienze in tema di orti.
Nel frattempo, segnaliamo il percorso di formazione in agricoltura sociale e filiera corta che il comune di Capannori, in provincia di Lucca, sta avviando. Si tratta di un vero e proprio corso in Orti Solidali promosso con la collaborazione di Cesvot, il Centro servizi volontariato Toscana, e varie altre associazioni e organizzato dall’associazione La Cicoria.
Un’opportunità rivolta a tutti per apprendere conoscenze teorico-pratiche sull’agricoltura sociale attraverso metodologie didattiche attive, poiché anche le lezioni teoriche saranno orientate a un apprendimento pratico dei partecipanti. Il corso prevede la possibilità di sperimentare direttamente sul campo alcune tecniche acquisite.
Tra gli argomenti trattati la preparazione del terreno, la concimazione a rotazione, la concimazione organica, la semina, i trapianti di piante, la frutticoltura. Obiettivo del percorso di formazione quello di favorire una rete di soggetti per la promozione di progetti di agricoltura sociale.