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L’Italia cambia strada, insieme per una mobilità nuova

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Foto di anncapictures da Pixabay

Sostenere una nuova forma di mobilità, più sostenibile e più vicina alle persone; con questo obiettivo, il prossimo 4 maggio, pedoni, pedali e pendolari – come recita il claim della manifestazione organizzata dal manifesto rete Mobilità Nuova – si ritroveranno insieme a Milano, in piazza Duca D’Aosta (stazione Centrale).

Mobilità Nuova è un’alleanza di persone, movimenti e associazioni che chiedono un radicale cambiamento negli investimenti pubblici per la mobilità a vantaggio del trasporto pubblico locale, di quello pendolare e di quello non motorizzato.

Finora hanno aderito alla Rete per la Mobilità Nuova oltre 150 sigle, tra associazioni nazionali e locali, ong, comitati, organizzazioni di categoria e che vanno da Libera all’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi, da SlowFood a Coldiretti, da UISP a Legambiente, passando per il Touring Club Italiano, l’Associazione Italiana Agricotura Biologica, #salvaiciclisti, Federazione Nazionale Clowndottori, la CGIL SPI e tanti altri, a testimonianza della multidimensionalità del tema della mobilità che non è solo smog e congestione, ma anche qualità dell’ambiente urbano e del territorio, efficienza del trasporto pendolare e di quello pubblico urbano, km0 in agricoltura, consumo di suolo e qualità ambientale, valorizzazione turistica delle città e del paesaggio, diritti dei consumatori ed equità nell’accesso ai servizi di mobilità, legalità e ancora sicurezza stradale, emissioni di gas serra, dipendenza petrolifera, costi economici, sociali, sanitari e ambientali, urbanistica.

Per diffondere l’evento sono stati organizzati per il 22 aprile un Tweetday che attraverso l’hashtag #cambiastrada permetterà di dare visibilità all’evento opresso i propri contatti Twitter, mentre, per il giorno successivo è stato organizzato un Facebookday che invita a pubblicare sul profilo Facebook una delle immagini presenti a questo indirizzo.

La manifestazione del 4 maggio sarà il momento per ribadire che tutte queste dimensioni sono connesse tra loro e che non possono più essere affrontate come compartimenti stagni. Accanto alla manifestazione sarà anche organizzata una raccolta di firme per presentare in Parlamento una legge di iniziativa popolare per imporre un cambio di direzione nell’allocazione delle risorse pubbliche destinate ai trasporti.

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