Una svista. Bruno Bellò, presidente CoAer, federata Anima/Confindustria, avrebbe definito così l’esclusione delle pompe di calore dal nuovo decreto del 65%.
Una svista da parte di chi non si è ancora reso conto che proprio le pompe di calore hanno livelli di efficienza energetica senza eguali.
E la Germania che lo sa è anni le incentiva. “Le pompe di calore hanno tutte le caratteristiche per accedere sia al 65% sia al Conto Energia Termico” è l’appello di Bellò.
Se non si fa al più presto chiarezza l’offerta tecnologica non sarà apprezzata dagli utenti finali e il rischio è sempre quello: perdita di posti di lavoro negli stabilimenti italiani e, ancora una volta, azzoppamento di ciò che ben contribuisce a fare efficienza energetica.