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Pompe di calore: perché no il 65percento?

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Ottobre 2020
sostenibilità e green planner news
Foto di anncapictures da Pixabay

Una svista. Bruno Bellò, presidente CoAer, federata Anima/Confindustria, avrebbe definito così l’esclusione delle pompe di calore dal nuovo decreto del 65%.

Una svista da parte di chi non si è ancora reso conto che proprio le pompe di calore hanno livelli di efficienza energetica senza eguali.

E la Germania che lo sa è anni le incentiva. “Le pompe di calore hanno tutte le caratteristiche per accedere sia al 65% sia al Conto Energia Termico” è l’appello di Bellò.

Se non si fa al più presto chiarezza l’offerta tecnologica non sarà apprezzata dagli utenti finali e il rischio è sempre quello: perdita di posti di lavoro negli stabilimenti italiani e, ancora una volta, azzoppamento di ciò che ben contribuisce a fare efficienza energetica.

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