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Green Italia, nasce un nuovo soggetto politico ecologista trasversale

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Ottobre 2020
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Foto di anncapictures da Pixabay

Ha superato il battesimo del fuoco oggi a Roma il movimento politico Green Italia, nato per mettere l’ecologia nel cuore della politica, offrire agli elettori italiani un’altra scelta da quelle oggi disponibili: la scelta di un progetto politico fondato sull’idea di un green new deal per l’Italia.

La partecipazione al movimento politico è trasversale perché vede mescolati rappresentanti dell’imprenditoria verde e dell’associazionismo, e persone con radici politiche assai diverse.

Tra i promotori ci sono infatti, fra gli altri, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante (provenienti dal Pd), la presidente dei Verdi europei Monica Frassoni, Rossella Muroni ed Edoardo Zanchini direttrice e vicepresidente di Legambiente, ma anche imprenditori della green economy quali Ilaria Catastini ed esponenti politici provenienti dalla destra come Fabio Granata; ci sono poi Grazia Francescato, Angelo Bonelli, e altri esponenti storici della politica ambientalista.

“Green Italia” ha affermato Roberto Della Seta nel corso del suo intervento “è un azzardo necessario. Dobbiamo convincere i cittadini, e prima ancora la politica, che difendere l’ambiente è tutt’uno con la prospettiva di benessere oggi più vera e concreta. Serve a creare lavoro, a combattere ingiustizie, a guarire l’Italia dalla sua depressione”.

Per Fabio Granata “Green Italia non è una rifondazione verde. È un progetto politico legato alle specificità italiane, ovvero la bellezza e lo spirito innovativo. La trasversalità riguarda il passato, perché sul futuro con chi affronta questa avventura abbiamo identica visione”.

Come ha detto Monica Frassoni, copresidente del Green European Party “è necessario un soggetto che fa dell’ecologia politica, di un green new deal il centro della sua azione non perché si cerchi un nuovo contenitore, ma perché riteniamo che senza una trasformazione in verde dell’attività economica e dell’organizzazione sociale non si esce dalla crisi, non si cambia l’Italia, non si contribuisce a rilanciare un sogno europeo oggi in panne”.

All’incontro oggi di Green Italia ha partecipato anche Ermete Realacci per il quale “gli spazi culturali e politici per i temi incentrati sull’ambiente e la green economy sono sicuramente vasti, occorrerà valutare quanto lo siano gli spazi elettorali. Comunque non c’è dubbio che nella politica italiana questa chiave sia oggi pochissimo rappresentata e debba avere molto più spazio”.

“Green Italia” ha concluso Francesco Ferrante “costituisce oggi il suo comitato promotore, che avrà come compiti raccogliere idee e contribuiti per il programma e avviare il radicamento territoriale, con gruppi di lavoro regionali che organizzeranno appuntamenti locali. Entro fine anno terremo l’assemblea costituente di un soggetto politico vero e proprio, leggero e innovativo ma deciso a pesare nella competizione per il consenso degli italiani”.

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