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Auto elettrica, ecco perché conviene averne una

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Ottobre 2020
sostenibilità e green planner news
Foto di anncapictures da Pixabay

È arrivata prima la stazione di ricarica o l’auto elettrica? Potrebbe essere questa la moderna versione del detto popolare che coinvolge da millenni uova e galline.

Insomma, in attesa di vedere se saranno le infrastrutture a trainare la crescita delle auto elettriche o, invece, sarà la richiesta di auto EV a stimolare la costruzione di punti di ricarica, vi siete chiesti quali sono i motivi per comperare un veicolo elettrico?

Di seguito trovate una serie di consigli pratici, nati dall’esperienza d’uso quotidiano di un convinto utilizzatore di auto elettrica. Come tali misurateli sulla vostra esperienza di guidatori di auto a benzina; come sempre la verità sta nel mezzo e, soprattutto, è cucita sulle proprie abitudini e necessità.

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Sicuramente, al contrario di chi usa un’auto a benzina, i vostri viaggi non subiranno ripercussioni dovute agli sbalzi dei prezzi dei carburanti, né tanto meno da eventuali scioperi dei distributori che, puntualmente vengono programmati in vicinanza delle vacanze.

Nel malaugurato caso di calamità naturali una delle prime cose che vengono a mancare sono i rifornimenti di carburante, dirottati verso le esigenze dei mezzi di soccorso. Un’alluvione, una frana o un terremoto possono tagliare i rifornimenti a un paese intero.

Con un veicolo elettrico invece, anche in questi casi, se ben organizzati, è sempre possibile fare rifornimento di energia al proprio veicolo.

Filtro dell’aria, cambio dell’olio, sostituzione delle candele e delle cinghie… dimenticatevi di queste manutenzioni perché i motori elettrici non ne hanno bisogno. Perfino i freni durano di più grazie alle tecnologie di recupero dell’energia di cui dispongono. La frizione meccanica diventerà un lontano ricordo perché le auto elettriche diminuiscono la loro velocità grazie al motore ed evita complicazioni meccaniche.

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Potreste avere un dubbio sulle batterie agli ioni di litio che equipaggiano queste auto: con il tempo le loro prestazioni diminuiranno ma, potreste chiedervi, se case automobilistiche come Nissan e Chevy offrono garanzie estese su questi componenti pensate davvero che si degradino così in fretta?

Tra le critiche più difficili da controbattere c’è ovviamente quella che riguarda l’autonomia di un’auto elettrica; considerate però questo fatto: in media la distanza giornaliera percorsa in auto dagli italiani, secondo l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile Airp, è di circa 30 chilometri.

La maggior parte dei veicoli elettrici ha circa 100/150 chilometri di autonomia, pertanto, considerando gli altri vantaggi dell’auto elettrica, il problema della percorrenza chilometrica ha sicuramente poco peso. Senza contare il fatto che, secondo l’Osservatorio di Autopromotec, in Italia circolano circa 61 auto ogni 100 abitanti e in media più di un’auto a famiglia. Questo toglie il discorso autonomia dalla lista dei problemi.

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L’Italia è un produttore di petrolio? Certamente no, ecco perché lo sviluppo del mercato dell’auto elettrica favorirebbe l’industria energetica locale diminuendo la nostra dipendenza economica dall’estero. La produzione dalle fonti rinnovabili garantirebbe anche una diminuzione dell’impatto ambientale.

I sistemi di ricarica si stanno evolvendo e diventano sempre più veloci. Non siamo ancora a tempi paragonabili a quelli di un pieno di benzina ma non ci siamo nemmeno troppo lontani.

Inoltre grazie ale nuove regolamentazioni e incentivi, installare nel proprio box o nel proprio condominio delle stazioni di ricarica potrebbe anche convenire e risultare molto semplice.

Insomma, facendo le debite considerazioni, non trovate che un’auto elettrica convenga? Allora, secondo voi, l’auto elettrica spingerà le infrastrutture di ricarica oppure no? Diffondete le informazioni!

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