È giunto alla piena operatività il nuovo Codice di Condotta per il rilascio del marchio PEV – Plastic EcoVillage, che nasce con l’obiettivo di valorizzare le performance della filiera italiana del riciclo della plastica.
Nella nuova revisione, PEV ha recepito la norma βNEUTRAL (v1) per la certificazione volontaria del calcolo, della riduzione e della compensazione delle emissioni di gas serra di organizzazioni e prodotti, e della generazione crediti di carbonio, di proprietà di BIOS s.r.l.
La partnership con l’Ente di certificazione ha permesso al Consorzio CARPI, ideatore e promotore del progetto PEV, di introdurre nelle organizzazioni aderenti un sistema di misurazione delle emissioni di CO2 equivalente e, con la nuova norma, di assegnare alle stesse un obiettivo di riduzione, attualmente fissato al 2% nei due anni successivi alla concessione del Marchio.
Tramite PEV, le Organizzazioni vengono valutate in base alle loro performance in termini di territorialità (ovvero la loro capacità di approvvigionarsi sul territorio nazionale), composizione della Materia Prima Seconda (la tipologia di rifiuti impiegati) e del prodotto finito (quantitativo di materiale rigenerato usato).
Inoltre, viene favorita la ricostruzione di una filiera controllata, assegnando maggiori punteggi in funzione della presenza di fornitori che a loro volta abbiano aderito al programma. La valutazione si conclude con l’assegnazione della Classe Ambientale (da F ad A+) per facilitare la comunicazione verso l’esterno delle prestazioni.
Uno degli obiettivi auspicati dallo staff tecnico di CARPI, grazie al marchio PEV, è quello di generare un effetto a cascata, che convinca un numero sempre maggiore di realtà nella filiera ad adottare sistemi di misurazione delle emissioni, e imporsi obiettivi di riduzione delle stesse.