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L’innovazione made in Italy per un’informatica ecosostenibile

pubblicato il: - ultima modifica: 7 Agosto 2020

green-ictIl ruolo dell’Information and Communication Technology (ICT) è sempre più il cuore di ogni impresa. E così garantirne la disponibilità dei dati anche in caso di interruzioni improvvise dell’energia è ormai divenuta sempre più vitale.

Dall’altro lato il risparmio energetico e i costi dell’energia in continuo aumento, insieme con i vincoli ambientali sempre più stringenti, richiedono risposte tecnologiche in grado di coniugare queste due esigenze e rendere l’informatica ecosostenibile.

ll settore ICT è infatti caratterizzato da un forte consumo di energia: basti pensare che un data center arriva a consumare fino a 100 volte l’elettricità utilizzata da un edificio amministrativo di dimensioni simili. Il consumo mondiale dei data center è stato stimato, nel 2012, in circa 270 TeraWatt ore, più o meno i due terzi dell’energia totale prodotta in Italia.

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ll consorzio mondiale The Green Grid ha promosso in questi anni studi e iniziative per un utilizzo sempre più consapevole ed efficace dell’energia, creando degli indici per la misurazione dell’efficienza energetica nei data center come il PUE (Power Usage Effectiveness, espresso come il rapporto tra la quantità di energia totale utilizzata dalla struttura e l’energia effettivamente necessaria per i carichi IT/Telco.

La maggior parte dei data center ha un PUE intorno al valore 3,0 (2,0 è considerato un buon indice, ma per un’ottima efficienza energetica occorre arrivare a un valore inferiore a 1,5). In particolare gli elementi che all’interno di infrastruttura ICT consumano energia, oltre ai server, sono i sistemi di condizionamento e di protezione dell’alimentazione, ovvero i gruppi di continuità denominati UPS (Uninterruptible Power Supply).

Borri ha sviluppato una nuova tecnologia nel campo dei sistemi della protezione dell’alimentazione per aiutare ad abbattere considerevolmente il PUE, contribuendo recentemente a un progetto altamente innovativo, il Green Data Center Eni, primo al mondo per efficienza energetica con un PUE inferiore a 1,2.

La nuova tecnologia, brevettata Green Conversion, sulla quale si basano gli UPS forniti al Green Data Center Eni, cuore dei recenti sistemi trifase progettati da Borri, si basa su un algoritmo brevettato di gestione del sistema batteria-inverter, che consente di aumentare il livello di efficienza e di prolungare la vita attesa della batteria.

Grazie al ridotto utilizzo della componentistica elettronica e in particolare della batteria, Green Conversion raggiunge i massimi livelli di sostenibilità ambientale e minimizza il TCO (Total Cost of Ownership) con l’altissimo rendimento energetico e una ridotta manutenzione.

“Le esigenze dei data center di ultima generazione alla ricerca continua di un maggior risparmio energetico trovano risposta con la nostra tecnologia Green Conversion, pensata per migliorare sensibilmente l’efficienza impiegando la conversione operata dall’UPS solo quando serve” ha dichiarato Enrico Simoni, Presidente e direttore tecnico di Borri Spa “Sono felice, in qualità di direttore tecnico di Borri, di poter presentare in giro per il mondo una tale soluzione innovativa totalmente made in Italy”.

Il CEO di Borri, Fausto Beoni ha dichiarato “La nostra esperienza, di oltre 80 anni, nella personalizzazione dei prodotti e nella ricerca dell’eccellenza si è tradotta in uno sviluppo continuo di tecnologie avanzate per rispondere in modo puntuale alle esigenze dei nostri clienti. Ciò ci ha permesso di crescere costantemente a livello internazionale. Un caso di successo il nostro, che testimonia che anche nei momenti difficili di mercato la qualità premia”.

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