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Stop al carbone dalla Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo

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stop-al-carboneLa Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) dice “stop al carbone” e il WWF, ovviamente, esprime tutta la sua soddisfazione per la decisione di adottare misure che, se applicate correttamente, dovrebbero eliminare gradualmente il sostegno finanziario alle centrali a carbone e aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico.

Ma poiché fidarsi è bene ma… nei prossimi mesi il WWF monitorerà attentamente le decisioni di stanziamento della BERS, per controllare che alle parole corrispondano i fatti.

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Con questa decisione storica, la BERS ha deciso di seguire la strada intrapresa negli ultimi mesi da grandi istituzioni finanziarie pubbliche che si sono impegnate a porre praticamente fine ai finanziamenti delle centrali a carbone.

Per il WWF è giunto il momento che anche altri, in particolare le banche multilaterali di sviluppo, seguano subito l’esempio e indirizzino gli investimenti verso il risparmio energetico e l’energia sostenibile.

Il WWF apprezza inoltre i miglioramenti apportati dalla Banca alla sua politica energetica in altri settori come il risparmio energetico, norme più severe per le centrali idroelettriche, l’introduzione dello shadow carbon pricing (valutazione degli effetti negativi e delle possibili future evoluzioni del prezzo del carbonio nelle stime sui rischi degli investimenti) e gli impegni sul clima.

“La BERS finalmente dice stop al carbone e addio all’energia del passato, il carbone, e si unisce al crescente movimento in atto nel finanziamento allo sviluppo internazionale per porre fine ai finanziamenti per i progetti sul carbone, visti gli effetti disastrosi sul clima e sulla salute” sottolinea Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia “£Egrave; giunto il momento per tutte le altre istituzioni finanziarie pubbliche, in particolare le banche multilaterali di sviluppo, di seguirne immediatamente l’esempio. La mossa dalla BERS è positiva, ma per avere una seria possibilità di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, la Banca deve rafforzare i propri standard e gradualmente eliminare il suo sostegno a tutti ai progetti basati sui combustibili fossili. Nei prossimi mesi verificheremo attentamente come la BERS attuerà la nuova politica anti-carbone. La decisione di sostenere o meno il nuovo progetto di centrale a lignite per 600 MW in Kosovo, per esempio, sarà un primo test cruciale. La Banca deve mantenere gli impegni e sostenere le alternative alimentate a energia pulita, per il Kosovo e per gli altri paesi dove investe”.

Per incentivare le istituzioni finanziarie e i governi del mondo ad agire immediatamente investendo nell’energia rinnovabile e nell’efficienza energetica tutti possono fare qualcosa facendo sentire la propria voce, firmando la petizione globale WWF per chiedere di finanziare il futuro delle rinnovabili e non il passato delle energie fossili.

Le tecnologie delle energie rinnovabili non sono affatto immature, poco diffuse o troppo rischiose per gli investimenti nel medio e lungo periodo. L’utilizzo del ciclo di vita del suolo per le energie rinnovabili è la stessa o addirittura inferiore rispetto ai combustibili fossili.

Anche l’energia idroelettrica può essere sostenibile, e portare benefici economici e ambientali. Le fonti rinnovabili, insieme all’efficienza energetica, sono in grado di sostituire i combustibili fossili in tutti i settori, anche in quello dei trasporti. Non è vero che le energie rinnovabili hanno bisogno di incentivi economici, possono già competere per i loro stessi meriti.

Questi e altri luoghi comuni da sfatare sono contenuti nel nuovo quiz online del WWF Internazionale creato proprio per smontare le bufale anti energie-rinnovabili, e i falsi miti che alimentano la credenza che non sia possibile, in tempi brevi, un passaggio dalle energie fossili alle rinnovabili (in primis sole, vento).

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