La Gran Bretagna, sull’estrazione dello shale gas, contesta le decisioni dell’Unione Europea.
Il premier britannico, David Cameron, ha infatti scritto una lettera al presidente della commissione UE, Josè Manuel Barroso, schierandosi contro la legge con cui Bruxelles intende regolamentare e limitare l’industria del fracking, o della frantumazione idraulica, il procedimento per l’estrazione dello shale gas.
Secondo Cameron la legislazione europea creerebbe incertezza e frenerebbe gli investimenti.
“Non sono a favore di una nuova legislazione” spiega Cameron nella lettera “in cui i lunghi tempi e le significative incertezze sono causa di forte preoccupazione. In Gran Bretagna l’industria ci ha suggerito che la nuova legislazione dell’Unione europea porterebbe all’immediato rinvio di imminenti investimenti”.
Insomma anche all’estero, come in Italia (vedi le polemiche in Lombardia per limitare il traffico in seguito allo sforamento dei limiti regolamentari tra Comune di Milano e Associazione Commercianti – ndr), il denaro è ritenuto più importante della salute dei cittadini e dell’ambiente.