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UECOOP in prima linea per sicurezza alimentare e trasparenza filiera

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Cooperative agricole in prima linea sulla sicurezza alimentare e sulla trasparenza delle filiere produttive. Tutto questo, spiega UECOOP Lombardia, grazie a una modifica al Testo Unico dell’agricoltura del dicembre 2008 che introduce un nuovo articolo in materia di cooperazione agricola.

La variazione, approvata all’unanimità dal Consiglio, riguarda la valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche, in particolare quelle a denominazione di origine ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari.

Si favorisce il processo di allargamento della base associativa e del capitale sociale delle imprese cooperative, contribuendo ad accrescere l’occupazione soprattutto giovanile, lo sviluppo dell’agricoltura professionale nelle aree montane e l’accesso ai mercati internazionali.

Infine l’individuazione della cooperazione agricola quale strumento per lo sviluppo e il funzionamento delle filiere agroalimentari lombarde, oltre a favorire il processo di aggregazione tra cooperative e sostenere il processo di investimento in impianti e in innovazioni organizzative tecnologiche.

“Questa modifica di legge” spiega Paola Pozzi, responsabile Ue Coop Lombardia “è fondamentale per una crescita economica della cooperazione agricola lombarda e rappresenta uno slancio di competitività. Oggi vi è una crisi etica d’impresa nella cooperazione mentre è necessario recuperare il legame profondo con il territorio che ci consente di non tradire le nostre origini. Si pensi, per esempio, che dal 2003 al 2013 il numero delle stalle lombarde è diminuito di oltre 30%, passando da 8.760 a 6.042. Si tratta di produttori che hanno dovuto chiudere le loro stalle in quanto ci sono imprese che, anziché privilegiare il rapporto con la propria base sociale, favoriscono il latte polacco e cagliate tedesche, prodotti destinati alla filiera made in Italy”.

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