Il Dipartimento di gestione dei sistemi agrari, alimentari e forestali (GESAAF) dell’Ateneo di Firenze (in collaborazione con l’Istituto di Biometeorologia del CNR) ha tenuto in questi giorni a battesimo iBioNet.
Si tratta di un network internazionale per le biomasse, che si esplica come un osservatorio permanente sulle filiere biomassa legnosa, energia che consente, attraverso un monitoraggio remoto, la trasparenza dei processi produttivi fornendo in tempo reale dettagliati report ambientali.
Il network iBioNet fornisce supporto di istituzioni, enti pubblici per valutare costantemente la resa energetica degli impianti termici e cogenerativi, stimare il loro impatto economico e ambientale, fornire informazioni sulle risorse agro-forestali disponibili sul territorio (per questo parliamo di filiera corta, cioè basata su biomasse provenienti da aree entro 35-40 km dall’impianto di produzione energetica).
Finora nuovi impianti stentavano a essere proposti perché nessuno sapeva dove trovare i fornitori di caldaie, gli installatori, i fornitori di biomasse. Ora sarà molto più semplice: all’interno del portale dell’osservatorio c’è per esempio un’App per dimensionare l’impianto, privato o pubblico, con successiva indicazione dei fornitori per le specifiche esigenze.
Per saperne di più abbiamo dato parola a Claudio Fagarazzi, ricercatore di economia ed estimo rurale.
Che metodologia usate con iBioNet?
Il sistema di monitoraggio cosiddetto remoto si appoggia a una piattaforma Web con trasmissione del dato via Gprs e aggiornamento in tempo reale su pagine Web (ogni minuto). I parametri vanno dalla temperatura e umidità esterna alla quantità e qualità del cippato, dall’energia elettrica consumata a quella prodotta, dalla misurazione delle emissioni a quella delle ceneri.
Quali sono i servizi dell’Osservatorio e a chi si rivolgono?
iBioNet offre servizi e conoscenze per le scelte di pianificazione, la regolamentazione e l’incentivazione della Pubblica Amministrazione a livello europeo, nazionale, regionale e locale; permette di valutare le opportunità di investimento dei soggetti privati e dei medesimi Enti Locali che intendono creare o rafforzare le filiere corte; e offre il monitoraggio in remoto degli impianti a biomassa e delle relative filiere.
iBioNet offre anche informazioni utili a orientare l’opinione pubblica su un tema tanto delicato e controverso, quale quello delle biomasse, precisando nello specifico qual è il saldo ambientale di ciascun impianto realizzato e di quelli in progettazione.
In particolare iBioNet si rivolge alle Pubbliche amministrazioni (l’Osservatorio è uno strumento di supporto alla pianificazione e programmazione del territorio nonché alla governance della filiera. Grazie alla piattaforma GIS permette la valutazione della compatibilità tra domanda e offerta di biomasse legnose; verifica la diffusione delle buone pratiche di sostenibilità; consente la valutazione economica e ambientale ex-ante ed ex-post dei progetti; consente la verifica dei progressi effettuati nei confronti della strategia “20-20-20”; monitora gli effetti socio-economici locali derivati dall’attivazione delle filiere), ai cittadini (l’Osservatorio garantisce trasparenza del processo di produzione energetica; garantisce trasparenza rispetto ai combustibili impiegati negli impianti energetici e alla loro qualità; garantisce gestione efficiente della filiera; garantisce la salute dei residenti che possono sempre verificare, per ciascun impianto, la reale produzione energetica, i consumi di biomassa, la provenienza della biomassa, le emissioni polveri sottili, metalli pesanti e gli effetti ambientali (riduzione CO2eq, riduzione consumi combustibili fossili, LCA, ecc.) e ai progettisti e gestori (dispongono di dati per la corretta progettazione dell’impianto e delle strutture logistiche a supporto; dispongono di dati per lo sviluppo corretto del business plan realistico e non stimato; evitano problemi legati all’eventuale sovraddimensionamento dell’impianto; dispongono di indicazioni circa eventuali problemi riscontrati con l’uso delle diverse tecnologie e diverse soluzioni progettuali; possono ottimizzare l’organizzazione della filiera riducendo i costi di gestione; possono valutare la qualità e affidabilità dei fornitori), ai produttori di caldaie, di cippato, installatori e manutentori (elevata visibilità rispetto ai nuovi potenziali clienti; possibilità di avere una valutazione qualitativa, dell’affidabilità, dell’efficienza e dell’assistenza dei loro prodotti e servizi; certificazione dei biocombustibili e delle filiere), a tutti i soggetti che vogliono installare un impianto (sia grande che domestico: possibilità di effettuare autonomamente un dimensionamento preliminare dell’impianto; verificare validità economica dell’investimento; individuare la configurazione di impianto più idonea; possibilità di trovare fornitori di caldaie, installatori, manutentori e fornitori di cippato in relazione alle proprie caratteristiche immobiliari, alla fascia di prezzo, alle caratteristiche qualitative del prodotto e alla collocazione geografica; possibilità di individuare il fornitore di combustibile in relazione alla propria collocazione geografica, alla qualità del combustibile e ai prezzi), Utenti allacciati a reti di teleriscaldamento (possono definire la qualità del servizio offerto; possono verificare la sostenibilità ambientale e della salute dei cittadini).
Quali sono i vostri partner?
L’attività di iBioNet è realizzata grazie alla collaborazione con l’Istituto di Biometeorologia del CNR (Ibimet) e si inserisce in un progetto europeo, Biomass +, finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia Marittimo che promuove l’utilizzo delle biomasse presso i proprietari forestali, le imprese agricole, i decisori istituzionali, la cittadinanza che beneficia dei servizi.