L’iniziativa Renovate Europe vuole sensibilizzare i cittadini e le istituzioni dell’UE sull’importanza della riqualificazione energetica degli immobili.
Riqualificare un immobile, migliorandone il livello di efficienza energetica, è fondamentale sia per ridurre i consumi veri e propri e quindi permettere un risparmio sulla bolletta, sia in un’ottica di rispetto dell’ambiente.
Si tratta però di interventi che hanno un costo consistente ed è improbabile riuscire a sostenerli senza un qualche aiuto esterno.
Specialmente per realizzare progetti di una certa consistenza, la soluzione migliore è senz’altro quella di accendere un mutuo.
Vagliando accuratamente i prodotti di banche e finanziarie, trovare un mutuo vantaggioso non sarà complicato e noi potremo disporre della liquidità necessaria a realizzare i nostri progetti.
Inoltre, grazie agli ecobonus, il Governo offre anche un consistente sconto fiscale per chi ha intenzione di effettuare lavori di riqualificazione energetica. Senza contare il fattore della conservazione e della tutela ambientale, ridurre i consumi energetici di un immobile ci consentirà un risparmio anche in bolletta immediatamente riscontrabile. È consigliabile quindi, per chi stia per sottoscrivere un mutuo prima casa con l’intenzione di acquistare appunto un nuovo appartamento, puntare da subito su edifici con una classe energetica alta.
Considerando quindi l’impatto economico e ambientale che un edificio non ottimizzato comporta, è importantissimo che il Governo prosegua sulla linea fin qui tracciata, continuando a favorire tali lavori di ristrutturazione e riqualificazione: il risparmio per privati, famigli e imprese potrebbe essere veramente consistente permettendo a tutti di investire le risorse così recuperate in modo più produttivo.
Quindi che gli ecobonus proseguano resta la scelta migliore: si tratta di sconti fiscali che potranno essere richiesti da chi a speso per migliorare l’efficienza energetica della propria azienda o abitazione, a chi sceglie di installare pannelli solari e impianti fotovoltatici e perfino a chi acquista grandi elettrodomestici di fascia energetica A o superiore.
La decisione italiana di favorire questi interventi rientra in modo più ampio nell’intero ambito europeo; fra pochi settimane infatti inizierà la raccolta delle firme in tutti i paesi UE per la creazione di un manifesto europeo contro gli sprechi negli edifici, per sensibilizzare tutta Europa sull’importanza della riqualificazione edilizia.
Il documento, i promotori non lo negano, ha obiettivi veramente ambiziosi: entro 2030 l’idea è quella di riuscire a ridurre le emissioni degli edifici del 40%; la percentuale invece dovrà essere dell’80% entro il 2050, rispetto alle emissioni attuali. Questo porterà a un risparmio stimato di 240 miliardi di euro all’anno sulla bolletta dell’energia elettrica generale in tutta Europa. Al vantaggio economico si aggiungerà la creazione di 2 milioni di nuovi posti di lavoro legati all’edilizia sostenibile.
Il Manifesto è stato lanciato da Renovate Europe, l’iniziativa europea che mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 Paesi membri sui temi dell’efficienza energetica. La campagna sarà promossa da 31 sostenitori (enti locali, sindacati, gruppi di esperti, membri del settore terziario); l’Italia è rappresentata da Rete Irene, il network di imprese italiane specializzato in riqualificazione energetica.
Secondo i promotori si tratta di un progetto possibile, oltre che di una realizzazione quanto mai necessaria; infatti, ridurre i consumi significa diminuire la dipenza dell’Europa dai partner energetici esteri come la Russia, dalla quale proviene il grosso del metano, destinato anche alla produzione di emergia elettrica, importato nei Paesi membri.