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La scuola Holden di Torino, una ristrutturazione eco-sostenibile

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Agosto 2020
scuola holden

scuola holdenAlla Scuola Holden, fondata nel 1994 da Alessandro Baricco a Torino, si insegna a raccontare storie.

Da vent’anni forma professionisti che lavorano nel campo dello storytelling: gli studenti non studiano soltanto per diventare scrittori, ma anche registi, attori, copywriter, fumettisti, reporter, autori televisivi o radiofonici…

Una volta diplomati, insomma, potranno fare qualunque mestiere che abbia a che fare con il raccontare storie: saranno i narratori del futuro, e troveranno lavoro facendo mestieri che oggi esistono a malapena (o che magari non esistono ancora).

Fino all’anno scorso la Holden è stata una realtà piccola: in tutto erano 60 studenti che frequentavano i corsi. Dall’ottobre del 2013 gli studenti ammessi ogni anno sono diventati 180 e la scuola, per forza di cose, si è dovuta trasferire negli oltre 4.000 metri quadrati dell’ex Caserma Cavalli in piazza Borgo Dora, a Torino, ristrutturata anche grazie alla collaborazione dei soci Eataly Media e Gruppo Feltrinelli.

All’interno di questo ex arsenale militare del 1867 ora ci sono aule, uffici, spazi comuni dove studiare, lavorare e seguire il filo delle proprie storie. Con un’operazione unica di collaborazione tra pubblico e privato, il Comune di Torino ha dato in concessione alla scuola questo spazio per trent’anni, nel pieno centro della città, in uno dei quartieri più vivi e multietnici di Torino.

scuola-holdenLa ristrutturazione della Caserma Cavalli è un’eccellente riconversione di uno spazio urbano dismesso, secondo canoni di eco-sostenibilità che rendono quest’esperienza un modello da seguire. Giovedì 12 giugno, alle ore 18:00, la sesta puntata del ciclo Racconti Urbani di Urban Center Metropolitano, nell’ambito del Festival Architettura in Città 2014, sarà l’occasione giusta per visitare la Scuola e conoscere la struttura e le esigenze di un’iniziativa unica nel panorama cittadino.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare il programma per la valutazione dell’impronta ambientale del Ministero dell’Ambiente a cui la Scuola Holden ha deciso di aderire attraverso un accordo volontario che prevede il calcolo dell’impronta di carbonio e avvia una collaborazione volta a creare un nuovo modo di raccontare la sostenibilità.

Come luogo di cultura, la scuola Holden avvertiva la responsabilità sociale di mettere in atto processi virtuosi in grado di influenzare i comportamenti degli studenti e dei docenti, orientandoli al rispetto delle risorse a disposizione, siano esse ambientali o economiche, e formando la necessaria sensibilità verso il bisogno di realizzare una crescita sostenibile a lungo termine.

Uffici e aule sono illuminate con luci a led dotate di sensori di movimento, si accendono solo se qualcuno è presente. Non si stampa nulla se non è assolutamente necessario, e si fa la raccolta differenziata; gli studenti bevono l’acqua del rubinetto, e tutti hanno una borraccia. Sia gli studenti che lo staff seguono un corso di preparazione fisica all’interno della Scuola, e quasi tutti cercano di arrivare alla Holden in autobus, in treno, a piedi o pedalando (in cortile e sotto il portico ci sono le rastrelliere per le bici). La scuola ha inoltre iniziato a riconvertire tutti gli acquisti di cancelleria (compresa la carta intestata) con progetti sostenibili e fatto un accordo con Pony Zero per l’uso di corrieri cittadini che utilizzano mezzi non inquinanti.

La didattica della Holden si avvia a diventare sempre più digitale sperimentando nuovi modelli, che siano buone pratiche esportabili anche in altre realtà. Telecom Italia ha fornito la tecnologia per attrezzare tre aule multimediali e una sala regia; e tutti gli studenti del Biennio hanno ricevuto gratis un Chromebook Samsung, così che possano comunicare fra loro, studiare e connettersi alla rete. Insieme a Noovle è stata sviluppata una App studenti, integrata nella piattaforma Google Apps for Education e studiata per rispondere alle esigenze specifiche della Holden, perché si possa sempre accedere ai materiali didattici e gestirli facilmente online, senza sprecare troppa carta.

La scuola sta anche firmando un protocollo di intesa con la Fondazione Torino Smart City e la Città di Torino per una collaborazione attiva, di condivisione, che diventi uno strumento educativo e di divulgazione del progetto: per questo si è ritenuto fondamentale condividere l’esperienza della Scuola Holden nel campo della sostenibilità, utilizzando la metodologia dello storytelling, come punto di partenza per diventare un polo di riferimento attraverso l’erogazione di formazione, seminari, corsi rivolti a istituzioni e aziende, convegni per la promozione sul territorio.

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