La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha ritenuto legittimo e in linea con il diritto europeo il sostegno preferenziale della Svezia alle energie rinnovabili prodotte sul suo territorio (sentenza C-573/12). Il regime di sostegno svedese che favorisce la produzione di energia verde sul territorio nazionale è dunque pienamente compatibile con il diritto dell’Unione.
Gli Stati membri non sono tenuti a sostenere, in altri Stati dell’Unione, la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili ma la direttiva sulla promozione dell’uso dell’energia verde consente agli Stati membri di sostenere la produzione dell’energia verde precisando che gli Stati membri che concedono aiuti ai produttori non sono tenuti a sostenere l’uso dell’energia verde prodotta in un altro Stato membro.
In Svezia, gli impianti di produzione di elettricità verde situati sul territorio nazionale possono ottenere l’attribuzione dei certificati di elettricità. Questi ultimi possono essere successivamente venduti a fornitori di elettricità o a taluni utenti, che, a pena di dover pagare un diritto specifico, sono obbligati a detenere una quota dei certificati corrispondenti a una quota parte del totale delle loro forniture o del loro consumo di elettricità.
La vendita di tali certificati consente ai produttori di elettricità verde di beneficiare di introiti supplementari che vengono a completare quelli derivanti dalla vendita dell’elettricità. Quindi, il maggior costo collegato alla produzione di elettricità verde, il cui costo di produzione è sempre più elevato di quello dell’elettricità prodotta a partire da fonti non rinnovabili, viene sopportato dai fornitori e dai consumatori.
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