Una sinergia all’insegna dell’ambiente e della sicurezza: per la realizzazione dell’impianto di sollevamento del pozzo di Carpiano il Gruppo CAP ha lavorato in sinergia con l’azienda Wolf System, leader nelle costruzioni in legno e, grazie anche alla fattiva collaborazione con l’amministrazione comunale e il Parco Agricolo Sud Milano, ha individuato una soluzione all’avanguardia dal punto di vista tecnico, con la massima attenzione all’ambiente, al paesaggio, al risparmio energetico, al benessere e alla sicurezza degli operatori.
Il cantiere che si è aperto il 7 luglio prevede la realizzazione dell’impianto di sollevamento dal pozzo per la rete idrica, con l’impianto di trattamento a carboni attivi.
Il pozzo, trivellato a una colonna, profondo 130 metri, che capta le falde da 74 a 108 metri di profondità, è stato collaudato a fine 2012 per colmare una carenza storica dell’area industriale di Francolino, perché entrambi gli impianti al servizio dell’acquedotto di Carpiano sono situati a Sud della statale Melegnano-Binasco, determinando una copertura non ottimale della frazione, che ha visto nel recente passato anche uno sviluppo piuttosto importante.
La costruzione sarà interamente realizzata in legno dall’azienda Wolf System Srl, specialista in questo tipo di strutture: il legno infatti presenta una serie di caratteristiche che hanno determinato un rinnovato interesse per questo materiale nel mondo delle costruzioni. È un isolante naturale e permette di realizzare edifici a basso consumo, possiede grandi proprietà statiche e un ottimo comportamento antisismico, ha tempi brevi di cantiere, infatti questo tipo di lavoro, che di solito prevede 180 giorni di cantiere, verrà concluso in soli 90 giorni, e bassi costi.
A differenza di quanto si pensi, il legno ha una buona resistenza al fuoco, con un comportamento prevedibile e quindi sicuro. Inoltre l’utilizzo di pareti in legno migliora il comfort degli operatori impegnati nelle attività di manutenzione periodica. Infine, una struttura in legno è in grado di durare secoli se ben progettata e costruita.
Il legno serve anche per diminuire le manutenzioni periodiche e preservare le apparecchiature: l’isolamento perfetto garantito dalla struttura in legno determina la formazione di molta meno condensa e quindi riduce la necessità di manutenzione degli strumenti: dal dissabbiatore agli impianti elettrici, tutte le apparecchiature interne si conservano meglio nel tempo.
L’esterno della costruzione sarà rivestito di mattoni, secondo le indicazioni del parco agricolo sud, per essere in linea con l’architettura della tipica cascina lombarda e inserirsi meglio nel paesaggio circostante. Inoltre verrà posizionato un impianto fotovoltaico sul tetto: la soluzione per renderli meno visibili, condivisa con il Parco Agricolo Sud Milano, è stata di adattare la pendenza del tetto a quella ideale per i pannelli, e di non realizzarli blu ma rossi, come i coppi normalmente usati per i tetti, così da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
I pannelli coprono il 10% dei consumi dell’impianto: sembra poco, ma se consideriamo che ogni 10 impianti uno è totalmente alimentato dall’energia fornita dai pannelli il risparmio energetico non è irrilevante. Inoltre, con uno sguardo in più alla sicurezza, per poter lavorare sui pannelli sono state allestite le linee-vita, che consentono all’operatore di essere sempre legato e quindi di lavorare in piena sicurezza.
Nei prossimi anni (2015-2019) il Gruppo CAP realizzerà 24 impianti che potrebbero avere queste caratteristiche: la sperimentazione di Carpiano si rivela dunque particolarmente importante se teniamo lo sguardo sul futuro. Il Gruppo CAP ha voluto infatti condividere questa soluzione con gli Enti interessati per avere uno standard da proporre per future trivellazioni e impianti di sollevamento nel territorio del Parco, nella speranza che anche altri Enti Parco condividano una soluzione che è stata elaborata con la massima attenzione possibile all’ambiente, al paesaggio, al risparmio energetico e al benessere e sicurezza degli operatori.
Per completare il tutto, sui lati sud e est verranno realizzate piantumazioni con alternanza di biancospino, corniolo, acero campestre e carpino bianco; è prevista anche una linea di irrigazione con stacco dall’impianto. Sugli altri lati dell’impianto non sono previste nuove piantumazioni poiché ci sono già piante in abbondanza. Infine, è in corso lo studio del progetto da portare al GSE (Gestore Servizi Energetici) per il rilascio di certificati bianchi, cioè di titoli di efficienza energetica.