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Expo, wellness e turismo in Valtellina

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Agosto 2020
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expo prodotti valtellinaExpo, wellness e turismo: zafferano dorato, frutti di bosco blu e patate rosse e azzurre, la Valtellina riparte anche dai colori per rilanciare agricoltura e turismo.

Accanto a colture tradizionali come il vigneto e le mele che occupano quasi duemila ettari tra fondovalle e montagna, spiega la Coldiretti Lombardia in occasione dell’Expotour di Sondrio, negli ultimi anni in provincia di Sondrio si stanno innestando colture legate a wellness e turismo.

Dai mirtilli con le loro proprietà benefiche per la salute alle varietà di patate a pasta rossa o blu per preparare gnocchi, pizzoccheri e purè colorati da presentare ai turisti in agriturismo.

“Negli ultimi due anni” spiega Ivano Fojanini, dell’omonima Fondazione “in collaborazione con l’Università della montagna di Edolo stiamo seguendo l’evoluzione dello zafferano in Valtellina, dove ci sono più di 50 agricoltori che stanno provando a farlo su appezzamenti che al massimo arrivano a 300 metri quadrati”.

Lo zafferano è una coltura delicata, che richiede molta lavorazione manuale, ma che offre buoni opportunità di guadagno perché viene venduto a circa 20 euro al grammo. Per un chilo bisogna raccogliere dai 150mila ai 200mila fiori.

L’uso tipico dello zafferano è per il risotto, ma esistono anche formaggi, focacce, formaggi, gelati e liquori. È inoltre utilizzato in campo erboristico e farmaceutico per l’alta concentrazione di carotenoidi, che aiutano a combattere lo stress, e per le sue proprietà che favoriscono la concentrazione. In Lombardia lo zafferano è coltivato nelle province di Sondrio, Brescia, Bergamo e Mantova. In Italia, è prodotto in Abruzzo, Toscana, Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria.

Ma se lo zafferano è ancora una nicchia, conclude la Coldiretti, mirtilli e frutti di bosco tappezzano ormai oltre 400mila metri quadrati di terreni, mentre per le patate (di ogni varietà e colore) si sono passati i 300mila metri quadrati. Su tutti però regnano sempre le mele con oltre 10 milioni e mezzo di metri quadrati e i vini della Valtellina con più di 800 ettari a vigneto.

Per questa varietà di prodotti la Coldiretti Lombardia propone, in occasione della tappa dell’Expotour oggi a Sondrio, per la Valtellina un patto di filiera per tutti i prodotti: dalle mele al vino, dai mirtilli al miele, dalle verdure al formaggi.

“La crescita del territorio” spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia “non può che essere il risultato di uno sforzo comune che vede tutti i settori uniti nella medesima direzione: la promozione delle aziende, dei prodotti e del lavoro di ciascuna realtà. Credo sia possibile trovare un’intesa virtuosa con la grande distribuzione in grado di avvantaggiare tutti, consumatori compresi”.

La Valtellina può infatti contare su patrimonio composto da 30 milioni di chili di mele IGP, da oltre 3 milioni di bottiglie di vino DOCG, DOC e IGT, da più di 190 mila forme di Bitto Dop e Valtellina Casera Dop e da 12mila tonnellate di Bresaola.

“Considerato che il 44% dei prodotti Dop e IGP viene venduto dalla grande distribuzione, il 33% attraverso grossisti e l’11% dai dettaglianti” conclude Prandini “è strategico coinvolgere tutte queste realtà in un progetto che garantisca da un lato la presenza delle vere produzioni italiane e dall’altro una corretta distribuzione di valore fra tutti i protagonisti: a partire dagli agricoltori fino ai consumatori. Buoni esempi sono anche quei progetti che, attraverso siti online e sistemi logistici leggeri, mettono in relazione il mondo del turismo e della ristorazione con quello degli agricoltori facilitando l’interscambio e la diffusione dei nostri prodotti. Soprattutto in vista dell’Expo e del suo tema”.

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