Si celebra lunedì 2 febbraio la Giornata mondiale delle zone umide, un segnale positivo dell’attenzione verso questi preziosi ecosistemi, che vanno salvaguardati e tutelati da interventi esterni: in Alto Adige sono state censite finora 715 zone umide.
Le zone umide, come per esempio torbiere, stagni e paludi, aree acquitrinose, zone naturali di acqua permanente, sono habitat fondamentali per la salvaguardia del clima e della biodiversità, per questo vanno conservate nella loro consistenza, tutelate dagli interventi esterni e non intaccate, sottolinea l’assessore provinciale bolzanino Theiner in occasione del 2 febbraio, proclamato Giornata mondiale delle zone umide. Il laboratorio biologico della Provincia di Bolzano ha censito e analizzato 715 zone umide in Alto Adige, ma molte aree di montagna restano ancora da studiare.
Le zone umide rappresentano l’habitat di flora e fauna particolari, con una vera miniera di specie animali e vegetali: per esempio anfibi, libellule, granchi di fiume, lontre, nonché piante poco conosciute quali erioforo, drosera, sfagni, cannuccia di palude, carice, e naturalmente ninfee. Inoltre le zone umide contribuiscono, in quanto regolatrici del regime delle acque, alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
“Per proteggere questi preziosi ecosistemi serve l’impegno diretto delle istituzioni e la sensibilizzazione dei cittadini, e questa Giornata mondiale è un segnale importante e un primo passo per voler mantenere quelle superfici come effettivamente sono” conclude l’assessore Theiner.