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Mercato dell’energia, poca consapevolezza dei consumatori

pubblicato il: - ultima modifica: 6 Agosto 2020
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mercato dell'energiaL’Unione Nazionale Consumatori diffonde i risultati del sondaggio sulla consapevolezza dei consumatori nel mercato dell’energia, realizzato in occasione dell’evento Cose da non credere.

L’innovazione può essere un alleato formidabile per il consumatore nel settore dell’energia, che si presenta molto complesso, tanto che ancora oggi i consumatori dimostrano difficoltà anche solo nella lettura della bolletta.

È la sintesi di Alessandro Ortis, Pass-President dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, durante lo svolgimento del tavolo dedicato all’Energia che si è svolto giovedì scorso, nell’ambito di Cose da non credere, l’evento dedicato alla consapevolezza dei consumatori, organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori.

“Una delle novità più apprezzate di quest’anno” spiega il Segretario generale dell’Unc Massimiliano Dona “è stata di far partire la discussione dalle survey lanciate nei giorni scorsi sul sentiment dei consumatori. Per quanto riguarda l’energia, è emerso un basso livello di consapevolezza dei consumatori, accompagnato però da una forte richiesta di innovazione. Secondo la nostra ricerca, i consumatori sembrano accogliere positivamente le novità tecnologiche, soprattutto i nuovi contatori che potrebbero diventare non solo misuratori più precisi, ma veri e propri strumenti per rendere più facile la gestione dei consumi”.

“Nelle due domande in cui si mette alla prova la conoscenza dei consumatori” aggiunge Dona “i risultati non sono del tutto soddisfacenti: se infatti alla domanda numero 6 sulla differenza tra mercato libero e mercato tutelato la maggior parte dei consumatori (65%) risponde correttamente (Il mercato tutelato è quello regolamentato dall’Autorità per l’energia), va nettamente peggio con la domanda successiva da cui si evince che ben il 52% dei consumatori non conosce la differenza tra distributori e venditori. Fanno riflettere, inoltre le risposte alla domanda sulle modalità di informarsi per la scelta del fornitore del mercato libero: il 20% degli intervistati risponde sono stato contattato a casa mia da un operatore; il 10% ho conosciuto l’offerta attraverso la pubblicità sui mass media, il 7% ho ricevuto una proposta per telefono e soltanto il 2% dichiara di aver consultato il Trova offerte sul sito dell’Autorità dell’Energia, che è sicuramente più attendibile rispetto alle offerte commerciali”.

“L’ultima domanda è quella più interessante per noi rappresentanti dei consumatori” conclude Massimiliano Dona “abbiamo, infatti, chiesto che cosa dovrebbe fare un’associazione nel settore dell’energia?. Abbiamo dato la possibilità di scegliere più opzioni e la maggior parte degli intervistati ha puntato sul ruolo informativo dell’associazione e infatti il 65% risponde: fare chiarezza sui mezzi di informazione per spiegare come scegliere i contratti più vantaggiosi a cui si aggiunge il 21%: fare informazione con opuscoli, pubblicazioni e app per smartphone; considerevole poi è il numero di quanti reputano prioritaria l’attività di denuncia: il 52% risponde infatti: Denunciare le imprese scorrette alle Autorità indipendenti e il 35% fare cause e processi per chi subisce abusi, come per esempio addebiti indesiderati”.

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