Il clima rovente di questi giorni e la richiesta di scorte d’acqua da parte dell’agricoltura lombarda fanno da ottima cornice al tema acqua, buona e accessibile a tutti che Ato Città di Milano, MM spa e Utilitalia hanno voluto portare all’interno della Carta di Milano, documento lanciato con Expo 2015 e che ne delinea le linee guida legate alla consapevolezza e alla sostenibilità del nostro Pianeta.
Da più parti si era alzata la voce che il tema fosse stato sottovalutato proprio dalla Carta-eredità di Expo 2015, ma così come ha sottolineato Massimiliano Tarantino, Segretario Generale della Fondazione Feltrinelli “il dibattito globale sui temi trattati ha permesso di accogliere una serie di ulteriori contributi sulle tematiche più sensibili come l’acqua, l’ambiente, la gestione dei semi”.
I dati parlano chiaro: considerando che nel 2050 la popolazione mondiale si attesterà sui 9 miliardi di persone, la crescente scarsità delle terre e delle risorse idriche sta già ora mettendo a rischio un gran numero di sistemi di produzione alimentare chiave in tutto il mondo, costituendo una seria minaccia alla possibilità di riuscire a sfamare una popolazione mondiale così numerosa.
E non importa che questo avvenga a km zero o dall’altra parte del Globo: nessuno si senta escluso da un uso proprio e sostenibile dell’acqua, si deduce dal documento, che poi vuol dire adottare una volta per tutte e a tutti i livelli della filiera l’uso delle buone pratiche di efficientamento e recupero.
Va così al di là di una firma (per altro condivisa da gran parte degli associati a Utilitalia) la presa di coscienza che va fatta sul tema acqua: a partire dai gestori italiani operanti in ambito idrico che devono farsi carico “della scarsità di questa risorsa nel mondo” sono parole di Davide Corritore, Presidente di MM SpA il quale sollecita l’istituzione dell’Agenzia Mondiale dell’Acqua “Dobbiamo tutti impegnarci per la realizzazione di una banca dati pubblica che metta in condivisione le soluzioni tecnologiche più utili a favore di quei territori che vivono ogni giorno le difficoltà legate alla scarsità della risorsa idrica“.
Intanto, “servono progetti a lungo termine, investimenti, infrastrutture e responsabilità nella gestione” afferma Mauro D’Ascenzi, vice presidente di Utilitalia sottolineando che c’è bisogno di metodologie industriali efficienti nella gestione dell’acqua. Evidentemente a ogni latitudine e longitudine.