Platani, pioppi, bagolari, paulonie, tigli… 2.500 alberi di Milano sono in pericolo. Centinaia già in procinto di essere abbattuti: sono gli alberi della Goccia.
Sì, perché nella metropoli settentrionale esiste un bosco segreto nel cuore della città, sull’area degli ex gasometri del quartiere Bovisa, grande quasi quanto il parco Sempione.
È la cosiddetta Goccia di Bovisa, per la sua forma sulla mappa. Con la scusa di una bonifica radicale e della ventilata conversione a giardinetto, con lo scavo del terreno e l’abbattimento degli alberi viene spazzata via dalle ruspe niente di meno che la possibilità di un bellissimo Central Park milanese.
Il parco la Goccia infatti potrebbe essere collegato al verde sia a Nord che a Sud, dalla periferia al centro dei grattacieli di porta Nuova, con un fronte di chilometri da percorrere a piedi o in bicicletta.
La bonifica che sta per essere attuata è aggressiva, violenta e definitiva. I cittadini del comitato la Goccia sono convinti che non sia necessario un intervento così distruttivo e sono in attesa di una risposta ai regolari ricorsi legali. E in particolare alla richiesta di sospensiva dei lavori, presentata al Consiglio di Stato.
Al grido di fermiamo le ruspe quindi i cittadini milanesi vogliono impedire il consumo di suolo e l’eliminazione degli alberi della Goccia che costituiscono un importante e prezioso luogo di verde prezioso che, appartenendo al Comune, appartiene anche a tutti i cittadini. L’appuntamento per chi volesse aderire alla protesta è per lunedì 28 settembre, dalle 17 alle 20 davanti a Palazzo Marino a Milano.