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Gusti diversi, conserve di carattere, social food a Expo

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Foto di anncapictures da Pixabay

conserve di carattereIl progetto di social food Gusti diversi, conserve di carattere promosso dal gruppo Quelli del Sabato, ha voluto dimostrare che un semplice vasetto di verdure può contenere e raccontare storie e persone.

La diversità è un valore, una risorsa, un diritto. Conservare la diversità per preservare le differenze come ricchezza umana, sociale e culturale.

Sono questi i messaggi chiave che hanno ispirato il nuovo progetto recentemente realizzato dall’Azienda Ponti, produttrice storica degli aceti e delle conserve di verdura, con l’associazione Quelli del Sabato, gruppo di volontariato che opera a favore di persone diversamente abili, favorendone il coinvolgimento sociale nell’ottica della diffusione di una cultura di parità concreta e reale.

Il progetto, raccontato sul sito Gusti diversi si è svolto nella prima metà dell’anno e ha coinvolto 14 persone, tra i 25 e i 60 anni, diversamente abili intellettivi. Grazie alla collaborazione dell’Azienda Ponti e al coordinamento dell’Associazione Quelli del Sabato, queste persone hanno potuto cimentarsi concretamente con l’attività creativa e produttiva che ha permesso loro di realizzare 15 conserve di verdure in edizione limitata.

I prodotti del loro impegno sono stati definiti Conserve di carattere, perché ogni singolo ingrediente che le compone è stato selezionato in associazione a un aspetto particolare del carattere di ciascun partecipante. La 15esima conserva speciale è diventata una giardiniera composta dai 14 elementi che rappresentano tutto il gruppo.

L’obiettivo del progetto è stato far vivere a persone diversamente abili un’esperienza formativa importante per sviluppare e mantenere competenze e capacità cognitive, relazionali e produttive, che potranno essere loro utili per un rientro in società e nel mondo del lavoro, nonostante alcuni di loro lavorino come elettricista, operatore scolastico, operaio, bagnino o abbiano interessi specifici come la danza, la musica, il teatro, la fotografia.

Per questo, nell’ambito del progetto, è stato fondamentale l’impegno diretto e concreto di queste persone nella creazione di un prodotto e in sinergia con altri soggetti, privilegiando l’aspetto sociale. I partecipanti al progetto hanno infatti potuto confrontarsi con tre chef che li hanno supportati nella scelta degli ingredienti per la preparazione delle conserve: Paola Naggi del Ristorante Impero, Cristiano Pera e Claudia Rizzello del Però e Lucia Guglielmetti del Ristorante Alla Torre.

Le conserve sono poi state concretamente realizzate grazie al sostegno economico e umano dell’Azienda Ponti, che ha messo a disposizione tempo, esperienza e professionalità.

Il contatto, la collaborazione e la condivisione delle varie fasi di lavoro tra persone speciali, volontari, professionisti, chef e food blogger ha messo in evidenza le abilità delle persone diversamente abili, evidenziando la diversità come fattore di arricchimento, crescita e interscambio.

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