Expo Milano si è rivelata una manifestazione attenta alla sostenibilità ambientale, molto più delle Olimpiadi di Londra per fare un paragone con un evento di cui si era parlato molto a questo riguardo.
Tra i pregi di Expo, per esempio, vanno citati i 9 milioni di litri d’acqua distribuiti con le casette dell’acqua a più di 20 milioni di visitatori.
La presentazione dei risultati dei dati riguardanti Expo e la sua sostenibilità ambientale sono stati illustrati dalla Sustainability Manager di Expo 2015 S.p.A. Gloria Zavatta, dall’Assessore all’Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, dall’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, dal Responsabile Operativo Amsa-Gruppo A2A Mauro De Cillis e dal Direttore Generale di Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, Walter Facciotto, alla presenza del Vice Presidente di GfK Eurisko Paolo Anselmi, che hanno decretato la Manifestazione in testa alla classifica dei Grandi Eventi più attenti all’ambiente, meglio dei Giochi Olimpici di Londra del 2012.
Non solo risparmio energetico e raccolta differenziata, anche i 18 milioni di bottiglie di plastica e 575 kg di CO2 risparmiati grazie al Gruppo CAP e alle Case dell’Acqua hanno contribuito a fare dell’Esposizione Universale 2015 un evento esemplare con l’obiettivo di diffondere conoscenza ed educare il pubblico per salvaguardare il pianeta.
Mentre incalza il dibattito sul futuro dell’area, dei padiglioni e delle strutture del sito espositivo di Expo Milano 2015, gli impianti di Gruppo CAP sono stati distribuiti su tutto il territorio della Città Metropolitana per continuare la loro missione e dissetare i cittadini dell’Area Metropolitana: una vera eredità per la Città e la comunità.
Alcuni numeri sulla sostenibilità ambientale di Expo
L’installazione delle Case dell’Acqua ha prodotto importanti risparmi dal punto di vista ambientale: sono stati erogati 9.375.912 milioni di litri di acqua, poco meno di mezzo litro per ciascuno degli oltre 20 milioni di visitatori. Tradotti in termini di impatto ambientale, questi numeri hanno determinato 621 Tir in meno circolanti sulle nostre strade, e hanno evitato di produrre circa 575.056 kg di anidride carbonica.
L’acqua erogata in Expo equivale a quasi 19 milioni di bottiglie da mezzo litro che, messe una in fila all’altra, coprirebbero circa 3700 chilometri, vale a dire quattro volte il viaggio per Parigi dove in dicembre si è tenuta COP21, la conferenza mondiale sul clima.
Ideate apposta per Expo le Case dell’Acqua di Gruppo CAP sono state assegnate, ancor prima di essere installate, a 18 Comuni della Città Metropolitana grazie a un concorso di idee indetto per valorizzare il territorio dal punto di vista artistico, culturale o paesaggistico e accessibilità.
Ad aggiudicarsele Bollate, Canegrate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Gudo Visconti, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Noviglio, Pieve Emanuele, Robecchetto con Induno, Rodano, Senago, Sesto San Giovanni e Solaro.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla sostenibilità ambientale di Expo 2015 e dire che il nostro impegno non si è esaurito con la manifestazione visto che le Case dell’Acqua sono state reinstallate nei nostri Comuni” ha spiegato Alessandro Russo, Presidente del Gruppo CAP “Gli impianti di distribuzione dell’acqua in Expo hanno superato ogni nostra previsione, anche la più ottimistica, dimostrando l’ampio gradimento da parte dei visitatori in un trend cresciuto nei mesi che ha raggiunto il suo picco ad ottobre. È come se avessimo evitato a ogni visitatore di acquistare una bottiglietta di acqua salvaguardando l’ambiente evitando inutili consumi di plastica”.