Home Eco Lifestyle Glasswall, l’arte che rende la plastica sostenibile

Glasswall, l’arte che rende la plastica sostenibile

pubblicato il: - ultima modifica: 12 Ottobre 2021
glasswall

glasswallIl bicchiere di plastica si fa musa e diventa un’opera d’arte sotto le mani dell’artista bolognese Francesca Pasquali.

È sua, infatti, l’opera Glasswall, inno alla sostenibilità, o meglio riflessione sulle potenzialità del riciclo e del riuso capaci di diventare principi cardine della creazione artistica.

Sostanzialmente l’opera è composta da 150mila bicchieri usa e getta, di forme e colori diversi: fornitore l’azienda che li produce, ovvero la bolognese Ilip specializzata in plastica termoformata per alimenti impilati l’uno sull’altro dall’artista per formare oltre 200 colonne che scendono dall’alto, da semplici oggetti quotidiani i bicchieri si trasformano in opera d’arte e, secondo il senso dell’artistista, in in una sperimentazione innovativa, aprendo la strada a una nuova prospettiva artistica attenta all’ambiente e ai valori della sostenibilità.

Quindi, Glasswall prende vita grazie all’intervento dello spettatore: reagisce, si illumina, si colora e risuona in base al movimento e alla presenza del pubblico, che diventa attore compartecipante.

L’opera, realizzata in collaborazione con Carlotta Piccinini, Andrea Familari, Luigi Mastrandrea e Bernardo Lo Sterzo in occasione di Arte Fiera 2016, fiera di arte contemporanea di Bologna, è visibile fino al 16 aprile al Cubo, Centro Unipol di Bologna.

Condividi: