Una volta c’era Aladino nascosto nella lampada, adesso, nella linea W-Lamp Shadow c’è nascosta addirittura un’anima, un’identità digitale, e potranno dialogare con noi.
Infatti da una collaborazione tra W-Lamp, azienda torinese fondata da Silvia Bosio e Paolo Bonaccorsi e Let.Life, servizio che dà voce agli oggetti, nasce una nuova collezione di lampade della linea Shadow in grado di comunicare novità, scadenze, opportunità e ricordi.
La partnership tra i due brand è stata annunciata in questi giorni a New York in occasione di NYNOW, la più importante fiera del settore home&lifestyle al mondo, dove la collezione con sistema Let.Life integrato è stata presentata in anteprima.
“L’idea nasce dall’evidenza che l’Internet of Things permetterà sempre più le nostre vite e dunque anche i nostri oggetti d’uso quotidiano” hanno commentato Paolo Bonaccorsi e Silvia Bosio, fondatori di W-Lamp “Così ci è sembrato giunto il momento di affidarci a Let.Life per aumentare le potenzialità dei nostri prodotti in carta e cartone, a partire dalle lampade che restano il nostro prodotto core, e fare in modo che diventino essi stessi il canale privilegiato di comunicazione tra noi e nostri clienti”.
L’integrazione con Let.Life consentirà infatti di associare alle lampade W-Lamp Shadow molte informazioni utili, dai dettagli prodotto alla garanzia di autenticità e anticontraffazione fino alla documentazione aziendale, e renderle accessibili ai propri clienti grazie all’app Let.Life, disponibile per iOS e Android.
Il cliente non dovrà fare altro che acquisire con il proprio smartphone il codice posto sulla confezione della lampada appena acquistata per accedere a questa serie di dati, il tutto senza hardware, chip o tecnologie intermediarie.
“Siamo entusiasti di questa collaborazione con W-Lamp, che da sempre si è dimostrato un brand attento alle novità tecnologiche e alle evoluzioni del mercato” ha aggiunto Amedeo Perna, CEO di Let.Life “Con il nostro sistema si apre un nuovo canale di comunicazione diretto per W-Lamp, che renderà più semplice ed economica la fidelizzazione dei clienti: potrà infatti non solo comunicare con loro ma acquisire anche dati sulle abitudini di consumo, sulla ricorrenza di acquisto e sull’interesse per il prodotto”.