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Incentivi per le energie rinnovabili: le novità del 2016

pubblicato il: - ultima modifica: 12 Ottobre 2021
incentivi per le energie rinnovabili

incentivi per le energie rinnovabiliCon l’approvazione del Conto Termico 2.0 cambiamo non solo le modalità di erogazione degli incentivi per le energie rinnovabili ma anche le tipologie di interventi.

Gli incentivi per le energie rinnovabili rappresentano delle particolari forme di agevolazione finalizzate a favorire la diffusione di sistemi energetici alternativi tra i privati e le piccole e medie imprese italiane.

Oltre ai vantaggi per l’ambiente e le risorse naturali, dotare la propria impresa o abitazioni di un sistema energetico alimentato da risorse rinnovabili assicura anche un notevole risparmio sui consumi.

L’unico fattore che rallenta ancora la diffusione di questi sistemi è l’elevato investimento iniziale, ovvero la somma necessaria per l’acquisto e la messa in opera del sistema.

Per supportare le richieste, molte banche e istituti di credito hanno creato delle opposite soluzioni di finanziamento che comprendono anche le proposte dei vari istituti di credito online.

Le garanzie e i vantaggi dei prestiti online hanno infatti permesso a molti privati di poter acquistare degli impianti alimentati da fonti rinnovabili rimborsando la cifra richiesta attraverso delle comode rate mensili, con un importo proporzionale alla propria situazione finanziaria.

Incentivi per le energie rinnovabili: cosa è cambiato da gennaio 2016?

Anche i sistemi di incentivi per le imprese hanno subito nel tempo delle grandi variazioni. La prima grande novità riguarda la recente approvazione del Conto Termico 2.0 che ha portato alla semplificazione delle procedure e delle modalità di erogazione degli incentivi per le energie rinnovabili e anche all’ampliamento degli incentivi anche per gli impianti di potenza elevata. Tra le altre novità ci sarebbe anche la riduzione dei tempi di valutazione delle richieste da parte del GSE e la possibilità di accedere agli incentivi in un’unica soluzione.

Oltre agli incentivi che assicurano la copertura del 40% delle spese sostenute, il decreto attuativo del nuovo Conto Termico introduce anche nuovi incentivi pari al 55% per i lavori mirati all’isolamento termico che richiedono l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale e del 65% per gli interventi mirati alla progressiva autonomia energetica degli edifici e l’adozione di sistemi di illuminazione a basso impatto.

Grazie alle nuove procedure non sarà più necessaria l’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas e caldaie a biomassa. Inoltre il GSE ha rinnovato il suo impegno nel fornire una nuova modulistica semplificata in modo da agevolare la compilazione e la presentazione delle richieste. Anche le modalità di pagamento si rinnoveranno e comprenderanno l’adozione di pagamenti online.

Finalità e impieghi delle risorse messe a disposizione

Per sostenere tutti gli interventi finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, il MiSe ha messo a disposizione 900 milioni di euro l’anno, che dovranno essere ripartiti tra le imprese e i privati, ovvero: 700 milioni per le esigenze dei privati e delle imprese e circa 200 milioni per la Pubblica Amministrazione. Le risorse saranno quindi impiegate per tutti gli interventi mirati a migliorare il livello di efficienza energetica degli edifici.

Con le nuove disposizioni sarà possibile richiedere degli incentivi per le energie rinnovabili anche per la realizzazione di nuove tipologie di interventi, come per esempio l’installazione di impianti finalizzati alla gestione e al controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici e dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, compresa la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti e tutti gli interventi che consentono di ridurre quasi a zero l’impatto energetico esercitato degli edifici.

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