La ride sharing sta raggiungendo livelli di servizi offerti agli utenti impensabili fino a qualche tempo fa: ne è un esempio la copertura assicurativa che chi viaggia in car pooling aggiunge alla normale RCA obbligatoria. A ideare il servizio è stata Blablacar in collaborazione con AXA.
La copertura assicurativa include l’assistenza stradale con soccorso stradale garantito qualora il veicolo non sia in grado di circolare autonomamente; le spese di pernottamento fino a un massimo di due notti per il conducente e i passeggeri o, in alternativa, il rientro al proprio domicilio in Italia o la prosecuzione del viaggio con soluzioni alternative nel caso il veicolo resti immobilizzato e il punto di assistenza sia chiuso o la manodopera non eseguibile entro le 3 ore.
L’assicurazione integrativa propria del car pooling copre, inoltre, la spedizione al passeggero degli oggetti personali dimenticati a bordo del veicolo del conducente. E prevede, infine, la tutela legale del conducente relativamente ai sinistri stradali.
Si tratta di un servizio di fidelizzazione e Blablacar non lo nasconde: l’assicurazione è attiva per tutti i viaggi cui partecipi almeno un passeggero e che siano stati organizzati con il sistema di prenotazione online, che prevede che il contributo spese venga versato da parte del passeggero con carta di credito, prepagata o PayPal.
Il sistema di assicurazione del viaggio in car pooling è ora attivo per i tragitti la cui partenza e l’arrivo siano in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia, Toscana e Sardegna; sarà poi esteso gradualmente a tutto il territorio nazionale nel corso del 2016.