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Capitali verdi europee: a Padova ultimo appuntamento

pubblicato il: - ultima modifica: 12 Ottobre 2021
capitali verdi europee

capitali verdi europeeLe esperienze delle città di Lubiana e di Bristol – dopo quelle di Nantes, Essen e Amburgo, concluderanno il ciclo di conferenze internazionali che la Biennale internazionale di Architettura Barbara Cappochin e l’Ordine degli Architetti, P.P. C. di Padova hanno dedicato alle Capitali verdi europee.

Promuovere politiche di rigenerazione urbana è ancora più attuale e urgente dopo il recente sisma che ha reso prioritario avviare un modello di riqualificazione che punti, non solo alla sicurezza, ma anche alla qualità architettonica e a un modello Paese che tenga conto dell’innovazione digitale, delle nuove tecnologie, dell’energy technology.

“Sembra” sottolinea Giuseppe Cappochin, presidente della Fondazione Barbara Cappochin e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori “che finalmente anche nel nostro Paese si registri una inversione di tendenza rispetto al passato: con il progetto Casa Italia, il premier Matteo Renzi intende mirare a una strategia urbana sostenibile a medio e a lungo termine della quale, finora, la politica non si è mai occupata. Importante, poi, che per la prima volta si punti a finanziamenti dei progetti accorpando le risorse che per raggiungere gli obiettivi non dovranno più essere frazionate e quindi disperse. È fortemente positivo che si stia immaginando – come da tempo sostengono gli architetti italiani – un nuovo modello di rigenerazione che avvii la realizzazione delle città del futuro – ricostruendo un’immagine unitaria di contesti urbani oggi invece sempre più privi di identità – che pongano l’uomo al loro centro, così come avviene in molte capitali verdi europee”.

Il modello virtuoso di Lubiana, capitale verde europea 2016, è, infatti, centrato sull’intensificazione delle aree urbane verdi e sull’uso sostenibile del territorio, su interventi mirati contro il cambiamento climatico, sul potenziamento dei trasporti locali e sull’agevolazione di biodiversità.

Tutto ciò al fine di garantire ai cittadini una migliore qualità dell’aria e dell’ambiente acustico, una razionale gestione dei rifiuti, così come delle acque, attraverso l’eco-innovazione. Fondamentale nel processo di rigenerazione della città il ruolo della cultura nella valorizzazione della quale la comunità locale ha avuto e ha un ruolo fondamentale: emblematica, a questo proposito, la trasformazione del parco Tabor che da area dismessa e abbandonata quale era è divenuto, grazie all’impegno di associazioni culturali, un luogo di aggregazione dove praticare anche sport.

Caratteristica di Bristol – capitale verde europea 2015 sulla quale sarà centrata la seconda parte della Conferenza – è il suo impegno nella gestione ottimale nel settore dei trasporti, dell’energia e, soprattutto, nella creazione di un modello condivisibile e ben strutturato, per il potenziamento della green economy in Europa. Anche nel caso di Bristol notevole è stato il coinvolgimento dei cittadini all’interno dei programmi per la riqualificazione ambientale, economica e sociale anche attraverso una strategia di comunicazione basata sui social media.

A conclusione del ciclo di Conferenze sulle Capitali verdi europee previsto in autunno, a Roma, un evento nel corso del quale proprio sulla base del programma Casa Italia, dell’analisi e del confronto tra i modelli europei più avanzati e la situazione italiana verranno presentate puntuali indicazioni per un progetto di riforma legislativa in tema di rigenerazione urbana sostenibile, elaborate dal Consiglio Nazionale degli Architetti unitamente alla Conferenza Nazionale degli Ordini.

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