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Accordo di Parigi, arriva, finalmente, la ratifica del Senato

accordo di parigi cop21

accordo di parigi cop21Via libera, finalmente, del Senato alla ratifica dell’Accordo di Parigi, raggiunto lo scorso dicembre a Parigi alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21).

Il provvedimento è stato approvato in via definitiva all’unanimità con una sola astensione. In precedenza era già stato approvato dalla Camera.

Il WWF è soddisfatto rispetto alla rapida approvazione della ratifica dell’Accordo di Parigi sul Clima, atto che permetterà all’Italia di avere le carte in regola alla prima riunione sull’accordo nell’ambito della imminente COP22 di Marrakesh.

“Anche se non sappiamo se formalmente si sia stati in tempo, nella sostanza apprezziamo lo sforzo compiuto nel mantenere tempi rapidi” hanno affermato i responsabili dell’associazione ambientalista.

Dal prossimo 4 novembre, con l’entrata in vigore effettiva dell’accordo, non si apre un periodo di celebrazioni, bensì comincia una fase di duro lavoro per tutti. La decarbonizzazione è una necessità che proprio nello spirito dell’Accordo di Parigi deve vedere i singoli paesi protagonisti.

Il WWF ora si aspetta dunque che Governo e Parlamento inizino a lavorare su una strategia di decarbonizzazione con tappe immediate per eliminare i combustibili fossili dalla nostra economia in modo da contribuire a limitare il riscaldamento globale entro 1,5C° e nello stesso tempo cogliere le opportunità ed entrare nella nuova Età del Sole.

“Meglio tardi che mai. Dopo la ratifica dell’Accordo di Parigi, bisognerebbe rivedere gli impegni volontari sia in sede europea che nazionale” commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia “Il governo Renzi dovrebbe smettere di porre ostacoli e impedimenti alle rinnovabili; occorre rilanciare le politiche di efficienza e intervenire seriamente sul settore della mobilità e dei trasporti. La mobilità del futuro è elettrica, insistere sul gas come si sta facendo è miope e di retroguardia”.

Soddisfatto anche Kyoto Club che attraverso il suo direttore esecutivo, Sergio Andreis, ha dichiarato “I complimenti di Kyoto Club al Governo e al Parlamento italiani” ha commentato di Kyoto Club “per aver ratificato l’Accordo di Parigi, prima della COP22 a Marrakech, inserendo anche i primi stanziamenti del nostro Paese per il Green Climate Fund. La sfida adesso è, già con la legge di stabilità in arrivo in Parlamento e con un’iniziativa forte all’interno della UE, di dare subito attuazione agli impegni in favore di investimenti e misure che riducano gli effetti distruttivi dei cambiamenti climatici, investendo in modo deciso nella sostituzione delle fonti di energia fossili con quelle rinnovabili, nell’efficienza energetica e nell’economia verde italiana. L’Italia é già per diversi settori all’avanguardia: per consolidare i nostri primati e raggiungerne di nuovi, facendo anche il bene della salute, dell’ambiente e di una sempre migliore qualità della vita, bisogna far diventare l’economia verde la priorità dell’azione economica italiana”.

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