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Vending sostenibile: le aziende italiane sempre più attente alla sostenibilità

pubblicato il: - ultima modifica: 12 Ottobre 2021
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vending sostenibileVending sostenibile e sempre maggiore sensibilità verso la gestione aziendale sostenibile: è una tendenza che emerge chiaramente nel 70,9% delle aziende che ritiene la sostenibilità fondamentale.

L’applicazione di scelte sostenibili è considerata a tutto tondo all’interno dell’azienda: nei trasporti, nell’adozione di nuove tecnologie, nella scelta e nella gestione dei prodotti alimentari e anche attraverso una corretta gestione dei rifiuti.

Il dato emerge dall’indagine svolta da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica – sui suoi associati che rappresentano il 70% dell’intero mercato del vending italiano: circa il 71% degli intervistati ritiene la sostenibilità fondamentale per il futuro del settore e quasi il 28% la ritiene importante.

Ma non stiamo parlando soltanto di buone intenzioni: il 55,8% delle imprese del settore ha infatti già adottato interventi per la riqualificazione energetica, il 64% utilizza soluzioni LED che portano risparmi energetici e minore impatto ambientale e il 29,1% produce energia pulita tramite pannelli solari, impianti di minieolico o altri strumenti.

Il vending sostenibile però si sviluppa soprattutto fuori dall’azienda perché si notano impatti sulle comunità in cui operano le aziende e sui loro clienti (imprese e luoghi pubblici come scuole, ospedali, uffici pubblici, stazioni, aeroporti).

Le aziende cominciano a utilizzare automezzi con minori emissioni (a gas, elettrici e ibridi) – nel 29,1% del campione intervistato – per creare minori impatti sulla qualità dell’aria e la tecnologia – adottata dall’80,2% dei casi – aiuta i tecnici della distribuzione automatica a ottimizzare i percorsi per rifornire e fare manutenzione alle macchine da vending, con minori impatti sulla viabilità e sul traffico.

Infine i nuovi distributori automatici collegati a internet con sistemi di telemetria (le smart vending machine), adottati dal 19,8% degli operatori, consentono di segnalare in tempo reale la necessità di rifornimento e i guasti consentendo di intervenire da remoto sulle macchine.

I gestori della distribuzione automatica già da qualche anno si stanno impegnando nell’ampliamento dell’offerta alimentare per tenere conto delle differenti esigenze nutrizionali, alimentari, di gusto dei consumatori infatti: l’82,6% dei gestori sta introducendo prodotti per intolleranti (senza glutine, senza lattosio), il 74,4% prodotti provenienti da agricoltura biologica, il 70,9% prodotti freschi come yogurt e frutta, il 47,7% prodotti del territorio o a chilometro zero e il 62,8% prodotti equo solidali.

Grande attenzione infine alla gestione dei rifiuti e al riciclo: il vending sostenibile crea quindi un’economia circolare che si realizza con l’utilizzo di confezioni e bicchieri in materiale compostabile, biodegradabile e a basso impatto di C02 adottati dal 47,7% dei gestori e la promozione della raccolta differenziata presso i clienti (adottata dal 69,8% delle società di vending).

Tutte queste azioni hanno portato le aziende del settore, attraverso l’associazione CONFIDA, a dar vita al progetto Vending Sostenibile che punta a diffondere le buone prassi in materia di sostenibilità ambientale e alla sottoscrizione dell’impegno al vending sostenibile.

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