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Giornata mondiale del suolo: contribuiamo tutti a fermarne il consumo

pubblicato il: - ultima modifica: 12 Ottobre 2021
giornata mondiale del suolo

giornata mondiale del suoloOggi è la giornata mondiale del suolo, occasione istituita a partire dal 2002 dalla International Union of Soil Sciences (IUSS), per celebrare, ma soprattutto sensibilizzare i cittadini sull’importanza del suolo, componente critico e fondamentale del nostro sistema naturale e per il benessere umano.

La data scelta per celebrare la giornata mondiale del suolo, come promemoria fisso sul problema del consumo di suolo è appunto il 5 dicembre; purtroppo però, nonostante queste iniziative il problema del consumo di suolo e dei rischi che si porta dietro non è ancora compreso appieno, né il suolo è risconosciuto come un bene comune, da salvaguardare e proteggere.

In Italia il problema porta a un consumo di suolo del 7% (dati 2014) sull’intera superficie nazionale con ben 21.000 chilometri quadrati di terreno consumato. Il fenomeno è in leggera crescita sebbene dal 2004 gli incrementi percentuali siano rimasti praticamente stabili.

Nei 28 paesi dell’Unione Europea la situazione è drammatica; basta pensare che negli ultimi 50 anni è stata ricoperta da cemento e asfalto una superficie naturale pari alle dimensioni di Ungheria, Portogallo e Repubblica Ceca messe insieme. Un’area enorme e ogni anno, 1.000 km2 di aree coltivate vengono cancellate da nuovi edifici.

Ma la giornata mondiale del suolo vuole anche mettere in evidenza che il fenomeno del consumo di suolo è soltanto la punta di un iceberg per quanto riguarda le minacce che il suolo in Europa deve affrontare: ci sono infatti oltre 250.000 siti pesantemente contaminati, quasi la metà dei terreni agricoli minacciati dalla riduzione della sostanza organica, decine di milioni di ettari che soffrono gli effetti dell’erosione e del dissesto idrogeologico, e la desertificazione avanza in molti paesi del Mediterraneo, rendendo le coltivazioni sempre più sensibili alla siccità e ai cambiamenti climatici.

Inutile però pensare che il problema è troppo grande e non si può fare nulla! Infatti, per la prima volta, ben 430 organizzazioni ambientali hanno deciso di unire le loro forze per coinvolgere i cittadini e raccogliere le firme necessarie per chiedere all’Unione Europea di concedere un diritto al suolo. Basta contruire e firmare la petizione #salvailsuolo dell’iniziativa People4Soil.

Le prime 25.000 firme sono state già state raccolte e tutti dobbiamo contribuire a raggiungere i due obiettivi impegnativi prefissati dalla campagna: arrivare a un milione di firme entro settembre 2017 e ottenere il pieno riconoscimento del suolo come bene comune da proteggere, per il nostro benessere!.

Oggi, infatti, non c’è alcun riconoscimento legale per i servizi ecologici, sociali ed economici che i suoli sono in grado di fornire ai cittadini europei, né obiettivi vincolanti, per esempio per conseguire la bonifica di terreni contaminati, o la salvaguardia dei serbatoi di carbonio, o la prevenzione del consumo di suolo.

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