Per ora ha lanciato un’edizione limitata di una quindicina di pezzi casual numerati con dettagli realizzati a mano e disponibili online: si tratta della prima collezione di Wrad nel cui manifesto si legge che non è un brand, ma una chiamata al cambiamento del mondo della moda.
Wrad nasce nel 2015 dall’incontro di tre professionisti già attivi nel mondo della moda: Matteo Ward, sei anni di collaborazione da Abercrombie & Fitch, Silvia Giovanardi, designer per Etro e il brasiliano Victor Santiago con esperienza in Abercrombie & Fitch ed emergente fotografo di moda per L’Officiel Hommes, L’Officiel, TOM, Esquire e Harper’s Bazaar.
Avendo lavorato nel settore della moda i tre sono a conoscenza dei danni di questa industria sull’ambiente e sulle persone. Decidono quindi di dare vita a un movimento che punti verso un cambiamento positivo raccontando sui social media l’impatto del fashion system sul pianeta.
L’intenzione è quella di rendere consapevoli i fruitori della moda portando alla luce verità come il fatto che l’industria della moda è seconda solo a quella petrolifera in quanto a inquinamento e che sfrutta risorse e lavoratori in tutto il mondo. Si crea gradualmente un network sinergico tra ventidue player, italiani e internazionali, che amplificano e moltiplicano il messaggio di Wrad.
I giovani di Wrad incontrano Susanna Martucci che da anni crea oggettistica con materiali riciclati a marchio Alisea e inizia una collaborazione.
Dal movimento nasce poi il marchio Wrad che offre un modo diverso di intendere la moda, non come bene di consumo (fast fashion), bensì come mezzo per portare e comunicare il cambiamento.
Nascono dei prodotti pensati per essere il più sostenibile possibile: dalla scelta delle fibre tessili e dei materiali con requisiti ecologici e certificazioni che ne attestino la provenienza pulita e biologica (Gots, per citare il più importante), a quella delle tecniche di tintura, ispirate dalle antiche usanze romane e riproposte oggi in modo innovativo grazie alla ricerca continua per la riqualificazione circolare dei materiali.
Particolare attenzione anche alla scelta dei luoghi di produzione, accuratamente selezionati in Europa dove la tradizione della manifattura artigianale ha radici antiche.