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Fitofarmaci? No grazie: parte la campagna di crowfunding

pubblicato il: - ultima modifica: 8 Ottobre 2021
fitofarmaci? no grazie

Il 2017 dell’innovazione agricola inizia con la campagna nazionale Fitofarmaci? No grazie, promossa da Noxamet, nata dalla collaborazione tra i team di ricerca delle Università degli Studi di Pavia e di Siena.

La campagna punta ad abbattere l’uso dei fitofarmaci in agricoltura e, fatto inusuale e originale, si avvale della modalità di crowdfunding attraverso il portale WeAreStarting per raccogliere i fondi necessari per terminare lo sviluppo.

Infatti, secondo il Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2016 condotto da ISPRA, la percentuale di prodotti fitosanitari inquinanti nelle acque è in crescita: +20% in quelle superficiali, +10% in quelle sotterranee.

Le acque superficiali – fiumi, laghi e torrenti – ospitano pesticidi nel 63,9% dei 1.284 punti di monitoraggio (nel 2012 era il 56,9%); quelle sotterranee nel 31,7% dei 2.463 punti (31% nel 2012).

Noxamet, lo spin-off delle Università degli Studi di Pavia e di Siena sul progetto Biotechnology, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è composta da un team universitario specializzato in chimica bioinorganica, afferente all’Università di Pavia, e da un team specializzato in farmacologia, afferente all’Università di Siena.

La famiglia di molecole su cui stanno lavorando i ricercatori per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura si chiama metallo-nonoati: si tratta di composti già impiegati in ambito cardiovascolare, che consentono di modulare e potenziare il rilascio del monossido di azoto (NO).

Noxamet, attraverso la campagna Fitofarmaci? No grazie vuole consentire a investitori professionali, privati cittadini e imprese, di diventare soci dell’impresa sostenendo il progetto con un investimento minimo di 100 euro.

La soluzione è sicura per l’uomo e l’ecosistema: le nuove molecole brevettate da Noxamet, che non sono tossiche nè mutagene, potranno segnare la fine dei problemi dei fitofarmaci inquinanti, somministrando alle piante il monossido di azoto, una piccola molecola gassosa utilizzata in natura dalle stesse piante per difendersi da agenti patogeni quali virus, funghi e parassiti.

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