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Agroalimentare Made in Italy: dove finiscono i nostri prodotti?

pubblicato il: - ultima modifica: 15 Ottobre 2021
agroalimentare made in italy

L’agroalimentare made in Italy esportato vale ogni anno 38 miliardi e tutto il mondo lo apprezza – lo invidia e lo copia – tanto che le sue destinazioni sono le più diverse.

Per esempio vini, acque minerali e oli prendono la strada degli Stati Uniti, il pesce fresco finisce in Spagna, gli alimenti per animali raggiungono le Filippine e la Grecia.

L’export è cresciuto lo scorso anno del 3,5% grazie al contributo della Romania, della Repubblica Ceca e della Russia, ma è in forte aumento la richiesta di prodotti da forno, latte e formaggi della Corea del Sud, di gelati e oli per la Cina, di carni per Hong Kong, di uva e agrumi per Austria e Arabia Saudita, di vini per la Polonia e di frutta e ortaggi per la Libia.

mappa export agroalimentare made in italyQuesti interessanti dati sono contenuti nella mappa L’agroalimentare italiano nel mondo realizzata dalla Camera di commercio di Milano e dalla Coldiretti insieme a Promos, azienda che segue le attività internazionali della Camera di commercio.

In ogni caso l’agroalimentare made in Italy piace a tutti e soprattutto cresce in termini di esportazioni sebbene Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Svizzera concentrino la metà dell’export con le principali destinazioni in ascesa, tra cui in particolare gli Stati Uniti (+5,7%), la Francia e la Germania (+3%).

I maggiori esportatori italiani sono Verona con 2,9 miliardi di euro, Cuneo con 2,5 miliardi e Parma con 1,6 miliardi, mentre Milano è quinta con 1,4 miliardi, il 4% del totale; tra le prime venti posizioni la maggiore crescita è stata registrata da Venezia (+15%), Padova (+12%), Firenze, Torino e Bergamo (+11%).

tabella export agroalimentare made in italy
elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat per gli anni 2016-2015 (i valori sono espressi in euro)

Quanto vale l’agroalimentare made in Italy?

Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, il fatturato del capoluogo lombardo vale 44 miliardi grazie a 12mila imprese che occupano 134mila addetti; a livello lombardo le aziende sono 71mila con 270mila addetti mentre in Italia si contano un milione di aziende che danno lavoro a circa 2 milioni di persone.

Le imprese italiane si concentrano a Bari (35.194), Napoli (29.995), Foggia (29.249), Roma (27.763), Salerno (24.633) e Cuneo (23.254). Ai primi posti per addetti però troviamo Milano (134mila), Bari (66mila), Roma (65mila), Verona (60mila), Cuneo e Napoli (quasi 55mila).

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