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Conto termico, gli incentivi per un riscaldamento più efficiente

pubblicato il: - ultima modifica: 14 Ottobre 2021
solare termico
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Conto Termico è un sistema di incentivazione degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e della produzione di energia termica utilizzando le fonti energetiche rinnovabili.

Il sistema – di cui è responsabile il Gse, Gestore dei Servizi Energetici – è utilizzabile dalle Pubbliche Amministrazioni, dalle imprese e dai privati che hanno a disposizione fondi per 900 milioni di euro annui.

Il Conto Termico attuale, in vigore dal 31 maggio 2016, è stato rinnovato rispetto al primo decreto del 2012: sono state infatti ampliate le modalità di accesso e dei soggetti ammessi – che comprendono ora anche le società in house e le cooperative di abitanti.

Le modifiche più rilevanti del Conto Termico però riguardano i nuovi interventi di efficienza energetica consentiti, la dimensione degli impianti ammissibili – che è stata aumentata – e lo snellimento della procedura di accesso agli incentivi.

Modifiche sono state apportate anche agli incentivi concessi sia per l’innalzamento del limite per la loro erogazione in un’unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia per la riduzione dei tempi di pagamento che passano da 6 a 2 mesi.

Gli incentivi consentiti dal Conto Termico

Il Conto Termico dà la possibilità di riqualificare gli edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi potendo recuperare in tempi brevi parte della spesa sostenuta; in particolare gli incentivi concessi rimborseranno:

  • fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici (maggiori informazioni nella pagina dedicata su energiadallegno.it)
  • fino al 65% della spesa sostenuta per gli edifici a energia quasi zero (nZEB)
  • fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione
  • fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F
  • fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico)
  • il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali

Quali sono gli interventi ammessi dal Conto Termico?

Gli interventi di riqualificazione permessi e incentivati dal Conto Termico riguardano:

  • gli interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti (solo per le PA) attraverso l’efficientamento dell’involucro, come per esempio con
    • la coibentazione pareti e coperture
    • la sostituzione serramenti
    • l’installazione schermature solari
    • la trasformazione degli edifici esistenti in nZEB
    • l’illuminazione di interni
    • le tecnologie di building automation
  • gli interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza attraverso:
    • la sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa, con generatori a biomassa
    • la sostituzione di generatori alimentati a GPL, con generatori a biomassa, limitatamente alle aziende agricole e forestali, in area non metanizzata e con bonus emissioni Ce pari a 1,5
    • la nuova installazione di generatori a biomassa, limitatamente alle sole aziende agricole e forestali
    • la sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza come le caldaie a condensazione.
riasunto incentivi conto termico
I vantaggi del Conto Termico rispetto alle detrazioni fiscali per quanto riguarda l’intervento di sostituzione di impianti a legna, pellet e cippato

Il Conto Termico può essere applicato a interventi svolti in tutti gli edifici esistenti sia pubblici sia privati, nei fabbricati rurali esistenti e nelle serre.

Come accedere agli incentivi del Conto Termico

Possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico:

  • le Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali
  • i soggetti privati

La richiesta di accesso agli incentivi può essere inoltrata direttamente dai soggetti ammessi o attraverso una Esco in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.

Le Pubbliche Amministrazioni possono accedervi attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica, mentre i soggetti privati anche con un contratto di servizio energia previsto dal d.lgs. 115/2008.

Gli incentivi, che sono regolati da contratti di diritto privato tra il Gse e il soggetto ammesso, verranno erogati dal Gestore attraverso rate annuali costanti della durata compresa tra 2 e 5 anni, oppure in un’unica soluzione, nel caso in cui l’ammontare dell’incentivo non superi i 5.000 euro.

Gli incentivi concessi dal Conto Termico non sono ovviamente cumulabili con altri incentivi statali, con l’eccezione dei fondi di rotazione, i fondi di garanzia e i contributi in conto interesse.

Come calcolare l’incentivo del Conto Termico

Nel caso l’intervento di efficienza energetica operata riguardi l’impianto di riscaldamento e l’utilizzo di biomassa legnosa – legna, cippato o pellet, per poter calcolare l’ammontare dell’incentivo da farsi rimborsare attraverso gli incentivi del Conto Termico, può essere utile e semplice utilizzare il calcolatore online presente sul sito web energiadallegno.it, un progetto di Aiel, l’associazione italiana delle energie agroforestali.

Nella pagina Incentivi sono infatti disponibili due calcolatori, uno per le caldaie e uno per le stufe, che in due semplici passaggi vi permettono di conoscere la rata spettante dell’incentivo del Conto Termico.

Per prima cosa è necessario conoscere il modello di caldaia, stufa o inserto che si vuole acquistare, in sostituzione del precedente generatore da sostituire o di un camino a fiamma aperta, e individuarlo all’interno dell’elenco delle caldaie o delle stufe idonee al Conto Termico.

I due elenchi riportano per ogni prodotto una serie di informazioni quali la potenza termica nominale (kW), il rendimento (%) e alcuni dati sui livelli emissivi: particolato primario PP (mg/Nm3) e monossido di carbonio CO (mg/Nm3) – ai fini del calcolo dell’incentivo del Conto Termico è necessario conoscere il valore di PP.

Ottenuto questo dato, si può procedere a interrogare le due maschere di calcolo vere e proprie, una per le caldaie e una per le stufe.

Per ottenere il calcolo dell’incentivo andranno inserite la tipologia di apparecchio, la potenza nominale dell’impianto, il Comune dove si verificherà l’installazione e il valore di PP.

durata rimborso incentivi conto termicoL’importo dell’incentivo del Conto Termico è sempre erogato tramite bonifico bancario; a seconda dell’importo però possono variare le tempistiche di erogazione.

Se l’importo è inferiore a 5.000 euro verrà erogato in un’unica soluzione entro i tempi tecnici richiesti dal Gse; se invece è superiore a 5.000 euro, nel caso di caldaie sotto i 35 kW, l’incentivo è erogato in due rate annuali, nel caso di caldaie sopra i 35 kW l’incentivo è erogato in 5 rate annuali.

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