Il progetto di welfare aziendale della startup Jointly piace agli investitori e raccoglie 1 milione di euro di finanziamento da Angel Investors.
La startup a vocazione sociale si propone di realizzare e di offrire alle imprese un nuovo modello di welfare aziendale che porti benefici a dipendenti, aziende e operatori di servizi attraverso la condivisione.
Insomma Jointly pensa al welfare delle imprese come a un sistema inclusivo che si faccia carico dei bisogni delle persone attraverso una rete virtuosa di operatori sociali che generano poi un impatto positivo su tutta la filiera.
La startup innovativa è stata fondata circa tre anni fa da Francesca Rizzi, manager che proviene da McKinsey & Co dove seguiva il settore Insurance e Asset Management, e Anna Zattoni, ex direttrice generale di Valore D.
Jointly di fatto accompagna lavoratori e aziende verso modelli di impresa più vicini alle esigenze delle persone, alla sostenibilità e a un business più partecipato, semplificando la quotidianità di chi lavora e dando un supporto su misura e concreto a chi deve conciliare il lavoro con altri ruoli nella vita privata.
In pratica la startup dà la possibilità anche alle PMI italiane di accedere a servizi di welfare di norma riservati alle grandi aziende attraverso un sistema simile ai gruppi di acquisto; permette di arginare la fuoriuscita di donne dal mondo del lavoro offrendo servizi di welfare dedicati all’infanzia, ma anche alla cura di familiari anziani o non autosufficienti; migliora l’occupabilità dei giovani attraverso programmi di orientamento e contribuisce al processo di digitalizzazione dei servizi di welfare.