Una nuova ricerca di Lorien Consulting, realizzata per Estra, racconta il rapporto degli italiani con la fornitura energetica per il risparmio sulle bollette.
Quale strategia adottano gli italiani per risparmiare sulle bollette? L’ultimo studio realizzato da Lorien Consulting, società specializzata nelle ricerche di mercato, mette in luce alcuni elementi interessanti.
Il sondaggio è stato realizzato su un campione di 500 persone, selezionato in modo da rappresentare correttamente la popolazione italiana per sesso, età, area geografica e dimensione del centro abitato di residenza.
Grazie ai risultati della ricerca è possibile farsi un’idea più precisa del rapporto che gli italiani hanno con la propria fornitura energetica. Vediamo cosa è emerso.
Risparmio sulle bollette: l’88% punta sull’efficienza energetica
Se si tratta di risparmiare su luce e gas, la soluzione più condivisa dagli italiani è quella di puntare sull’efficienza energetica.
Ben l’88% degli intervistati ritiene infatti che gli interventi di efficientamento energetico – intesi come interventi mirati a ottimizzare l’impiego delle risorse energetiche – possano ridurre la spesa, ma solo il 18% dichiara che questi consentano di ridurre i costi di molto.
Tra gli interventi su cui si ripone più fiducia c’è in testa l’isolamento termico, dichiarato utile dal 49% degli intervistati. Buoni risultati anche per la sostituzione della caldaia e l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Un dettaglio interessante: il campione di chi ha un’opinione positiva sull’impatto dell’efficientamento energetico sulle bollette è composto in misura maggiore da donne (55%) piuttosto che da uomini (45%).
Le donne sembrano credere di più anche nella liberalizzazione del mercato, che secondo il 55% del campione è in grado di portare a un risparmio sulle bollette. A ritenere che il libero mercato riduca i costi per luce e gas sono poi soprattutto le fasce di utenti più giovani (under 35) e i residenti al sud e nelle isole.
Lorien ha anche domandato agli utenti selezionati se conoscessero le agevolazioni fiscali del Bonus Energia: la risposta è stata positiva per la maggioranza degli intervistati (63%).
Il dato negativo, però, è che una buona fetta di coloro che invece non conoscono il Bonus è costituita dalle persone con reddito basso, ossia proprio quelle che più potrebbero beneficiarne.
Lettura della bolletta: un tasto dolente
Per arrivare ad avere un buon risparmio sulle bollette è importante essere in grado di gestire bene la propria fornitura energetica. In questo senso, imparare a leggere la bolletta della luce e del gas è un passo fondamentale, ma a quanto pare molti italiani ancora zoppicano da questo punto di vista.
Infatti, alla richiesta dell’intervistatore di indicare gli elementi che compongono il costo finale della bolletta, solo il 12% è stato in grado di rispondere in maniera corretta. Questo nonostante il 59% avesse dichiarato, poco prima, di conoscere la differenza tra i costi fissi e i costi variabili.
Sull’argomento se la cavano meglio gli uomini – che costituiscono il 61% delle risposte corrette – e soprattutto le persone con livello di istruzione più elevato.
Altro aspetto interessante è la maggior attenzione alla spesa per l’elettricità rispetto a quella per il gas: mentre un buon 40% del campione è stato in grado di dire con precisione quale fosse l’importo della sua bolletta luce, la percentuale di coloro che ricordavano quello della bolletta gas si è rivelata molto minore (28%).
Sempre riguardo al costo delle bollette, infine, due italiani su tre – ossia il 66% – sono concordi nel ritenere eccessive le tasse applicate sulla fornitura di energia.
Risparmio sulle bollette: chi cambia, usa un comparatore
Chiudiamo con i dati relativi a chi ha scelto di cambiare operatore energetico negli ultimi 12 mesi. Si tratta del 12% degli intervistati e la motivazione è pressoché unanime: la spesa troppo alta. Questa è stata infatti la risposta data dal 90% delle persone.
Chi cambia, dunque, lo fa per cercare di risparmiare sulle bollette passando a un’offerta più conveniente. Per questo motivo la maggioranza, pari al 67%, utilizza un comparatore online per individuare la tariffa migliore.
L’altra motivazione per cambiare, data dal 7% del campione, è la poca chiarezza nelle comunicazioni da parte della compagnia energetica, o l’aver riscontrato errori nei conteggi dei consumi effettuati dalla compagnia stessa.