Come sarà il clima italiano nel 2050?
Cosa dobbiamo aspettarci visti gli effetti dei cambiamenti climatici, che fanno aumentare gli incendi nei boschi, causano siccità e scatenano reazioni meteorologiche estreme?
Ce lo racconta Paola Mercogliano, del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) che fa un’analisi delle condizioni climatiche attuali per arrivare ad alcune previsioni climatiche – si intenda bene, stiamo parlando di previsioni – per l’Italia che sarà tra una trentina d’anni.
E la fotografia futura non è certo buona: il clima italiano nel 2050 sarà caratterizzato da un aumento dei periodi di siccità e da una diminuzione delle piogge; in particolare quelle estive caleranno fino al 20% rispetto a oggi.
Per la Mercogliano, responsabile della divisione modelli regionali e impatti al suolo (REMHI) della Fondazione CMCC la siccità non sarà certamente un comportamento raro e sporadico ma anzi sarà un fattore sempre più presente nel clima italiano.
Per fare queste previsioni lo scenario preso in considerazione è addirittura ottimistico, perché offre un modello climatico sull’Italia per il 2021-2050 basato sull’ipotesi di emissioni di CO2 medio-basse.
Quello che aspetta il clima italiano, associato ai cambiamenti climatici di cui conosciamo già gli effetti improvvisi ed estremi, è l’aumento dei periodi di siccità, con intervalli di tempo più lunghi tra due periodi di pioggia: per il sud, dove piove già poco, la previsione è drammatica.
Ci saranno meno piogge, ma quando pioverà le precipitazioni saranno copiose e non serviranno granché, perché la terra sarà già arida. Al nord Italia, invece, ci sarà un aumento della siccità in estate e un aumento delle piogge in autunno.
La Mercogliano osserva come quello che il suo dipartimento si aspettava tra qualche anno sta già succedendo con maggiore velocità. È come se quello che gli scenari prevedono si stia avverando in anticipo.