Dopo le indiscrezioni della prima ora e i tanti solleciti delle associazioni di florovivaismo, è stato inserito nella manovra finanziaria 2018 un bonus verde che prevede la detrazione del 36% per i lavori effettuati in giardini e terrazzi privati.
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, a proposito del bonus verde da poco approvato, ha scritto via Twitter che la detrazione al 36% per la cura giardini e terrazzi è una misura apprezzata contro l’inquinamento e un’importante opportunità per il nostro florovivaismo.
Al via #bonusverde: detrazioni del 36% per la cura giardini e terrazzi. Misura contro l’inquinamento e opportunità per nostro florovivaismo pic.twitter.com/6HIO9BJ6gP
— Maurizio Martina (@maumartina) October 16, 2017
Il bonus verde andrà ad affiancarsi alle altre detrazioni fiscali che dovrebbero essere prorogate anche per l’anno prossimo e che riguardano le ristrutturazioni domestiche: la detrazione Irpef per o lavori di ristrutturazione edilizia e l’ecobonus che riguarda invece i lavori per il risparmio energetico.
Per quanto concerne quest’ultima detrazione, voci interne al Governo, parlano di una discussione per stabilizzarla o renderla almeno quinquennale per i condomini.
Scenderà nel 2018 dal 50% al 65% la detrazione legata al cambio di finestre o caldaie a condensazione, anche se vedrà ampliata la sua applicazione agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito.
Bonus verde: un incentivo importante in grado di abbattere l’inquinamento
Soddisfatto Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Lombardia, che riconosce che “a fronte dei cambiamenti climatici che interessano sempre di più anche i nostri ambienti urbani è importante che nella legge di bilancio dello Stato siano previste le misure di defiscalizzazione per il verde; piante e fiori sono la prima barriera contro lo smog”.
La misura arriva anche in un momento di grave crisi del trasporto urbano a causa degli elevati livelli di inquinamento nelle città del Nord Italia e che ha costretto i sindaci al blocco del traffico diesel a Milano e hinterland; il problema sta interessando l’intera regione con valori del PM10 ben oltre il limite di 50 microgrammi per metri cubo
Secondo una stima del Cnr i duemila ettari di verde di Milano sono in grado di assorbire fra le 60 e le 100 tonnellate di PM10 e gas ogni anno: nei Giardini di Porta Venezia, un ippocastano riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili PM10, un tiglio supera i 250, una farnia 170 e una magnolia 111, mentre un acero riccio sfiora i 190 grammi all’anno.
Inoltre una pianta adulta traspira fino a 450 litri di acqua al giorno e questo, insieme all’ombreggiamento, permette di abbassare la temperatura dell’area circostante.