Il Parlamento Europeo ha votato per aumentare il target europeo sulle energie rinnovabili, portandolo dal 27 al 35 percento: secondo le proiezioni, infatti, l’attuale obiettivo non sarebbe sufficiente per rispettare gli impegni presi con l’Accordo di Parigi.
Il Parlamento ha inoltre rafforzato le normative a supporto delle persone che autoproducono energia in casa o unendosi a una cooperativa. Tra queste, anche regole che renderebbero l’elettricità autoprodotta priva di oneri, prelievi e tasse punitive.
Greenpeace, che ha diffuso uno studio redatto da CE Delft nel 2016, ha fatto sapere che, con il giusto supporto, metà dei cittadini dell’Unione europea potrebbe autoprodurre energia da fonti rinnovabili entro il 2050, coprendo circa il 50 percento della domanda elettrica dell’Unione.
Le società elettriche fornirebbero invece il resto dell’elettricità rinnovabile di cui ci sarebbe bisogno. Nonostante i passi in avanti sul target europeo sulle energie rinnovabili, il Parlamento Europeo continua però a sostenere il ricorso ai biocombustibili.
La proposta del Parlamento, per esempio, consentirebbe agli Stati membri di bruciare interi alberi, abbattuti per essere sfruttati a fini energetici e raggiungere gli obiettivi sulle rinnovabili. Questo nonostante gli scienziati concordino sul fatto che aumenterebbero le emissioni per decenni, contribuendo in modo significativo al degrado delle foreste.
I ministri dell’Energia, che avevano raggiunto il loro accordo preliminare sul pacchetto completo di riforma energetica lo scorso 18 dicembre, hanno sin qui sostenuto controverse sovvenzioni per carbone, nucleare e gas e hanno indebolito le proposte per consentire a famiglie, cooperative e municipalità di produrre e vendere la propria energia rinnovabile. I negoziati a tre sui provvedimenti energetici tra Consiglio, Parlamento e Commissione inizieranno nei prossimi mesi.
“Il Parlamento ha giustamente riconosciuto che l’Ue deve aumentare la quota di rinnovabili se vuole rispettare i suoi impegni sul clima, ma avrebbe dovuto mantenere il focus sulle soluzioni reali, e non su quelle false come i biocombustibili” dichiara Sebastian Mang di Greenpeace Eu “Nonostante molti governi europei stiano tenendo ancorati i propri Paesi a nucleare e carbone, invece di puntare sulle rinnovabili, il Parlamento sostiene fermamente il diritto dei cittadini di ottenere e vendere energia prodotta dal sole e dal vento“.