Home Eco Lifestyle Verificare le condizioni dell’inquinamento atmosferico, con whatsAiR

Verificare le condizioni dell’inquinamento atmosferico, con whatsAiR

pubblicato il:
whatsair

whatsAiR oggi? Altro che whatsApp. Un’applicazione che ci immaginiamo possa servire a tanti è quella che una giovane startup di Torino ha appena battezzato whatsAiR.

Si tratta di un’App che permette di verificare le condizioni di inquinamento atmosferico tramite geolocalizzazione. L’applicazione fornisce i dati di inquinamento rilevate dalle centraline delle agenzie Arpa di buona parte del territorio nazionale.

Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto sono le Regioni che stanno facendo da test a whatsAiR.

L’applicazione segnala anche il grado di indice UV della zona selezionata o geolocalizzata. Questo per aiutare a proteggersi anche da questi raggi invisibili e dannosi per evitare conseguenze alla vista e alla pelle.

Perché tutto nasce dall’esperienza in ambito sviluppo software di Pgdue che si sta specializzando nel settore dell’ottica “dove abbiamo inizialmente realizzato App” spiega la portavoce Cecilia Gallosia per gli ottici che per la salute oculare e per l’attenzione nell’uso delle lenti a contatto. Per questo motivo siamo sensibili anche alle radiazioni Uv ma più in generale all’inquinamento“.

E quindi da dove nasce l’idea?

Il nostro progetto whatsAiR è nato quando ci siamo dovuti scontrare con la difficoltà nel trovare informazioni sulla condizione dell’aria della nostra città. Tutti i dati sono disponibili sui siti delle agenzie Arpa, ma per trovarli è necessario avere un computer e non è così immediato raggiungerli.

Così abbiamo pensato che sarebbe stato molto utile realizzare una unica App che raccoglie tutti i dati sulla qualità dell’aria di tutta Italia.

Volevamo però creare qualcosa di unico e soprattutto semplice da utilizzare e comprendere. Quindi abbiamo pensato ad una grafica intuitiva che rendesse a colpo d’occhio la situazione dell’inquinamento dell’aria.

Da qui il nome whatsAiR?

Sì abbiamo deciso di chiamarla whatsAiR proprio perché puntiamo a sensibilizzare anche chi non è abituato a interessarsi all’argomento: è facile da ricordare. whatsAiR in inglese significa cosa c’è nell’aria?.

Abbiamo mantenuto le lettere maiuscole A R perché nell’App c’è una parte di realtà aumentata (AR è la sigla, Augmented Reality).

Nell’App abbiamo inserito anche due funzioni in più rispetto all’indicazione dell’inquinamento dell’aria: i raggi Uv e la realtà aumentata.

Il cuore del progetto stava nel sensibilizzare sull’inquinamento. Di pericoloso nell’atmosfera non c’è solo la presenza degli inquinanti ma anche la presenza dei cosiddetti raggi ultravioletti che, come sappiamo, sono dannosi sia per la pelle che per la vista (i dati sono raccolti dal satellite che fornisce il servizio sul monitoraggio delle emissioni nella troposfera TEMIS).

La realtà aumentata è il mezzo che abbiamo per far vedere l’invisibile e per sensibilizzare anche il mondo social alla questione dell’inquinamento.

Aprendo la fotocamera speciale si potrà scegliere il filtro (un po’ come per Instagram o Snapchat) che permetterà di vedere in sovrimpressione la quantità di inquinante e relativi effetti (per esempio fumo nero più o meno denso in base alla quantità di inquinante).

Si potrà quindi scattare una foto (utilizzabile solo se geolocalizzati) e condividere anche un po’ per gioco sui principali social e app di messaggistica.

Qual è il vostro business plan?

Abbiamo cercato un modo che potesse darci visibilità e farci conoscere in tutta Italia regalando un prodotto che sappiamo fare bene (App) molto utile ai cittadini.

whatsAiR è totalmente gratuita e vuole essere un po’ il nostro biglietto da visita. Perché siamo un’azienda sì tecnologica, ma che è attenta alle persone e non solo ai numeri.

Chi pensate possa essere l’utente tipo di whatsAiR?

Sicuramente chi è già sensibile al problema dell’inquinamento dell’aria, ma non solo. Con la realtà aumentata e la condivisione delle foto si possono sensibilizzare tutti in modo più virale possibile.

È molto difficile essere sensibili su qualcosa che ci fa male ma non si vede con whatsAiR invece anche un po’ per gioco chi è abituato a usare snapchat o instagram può essere incuriosito e diventare più consapevole dell’ambiente in cui vive (mi riferisco soprattutto ai giovanissimi). whatsAiR non è una App solo per ambientalisti incalliti, ma per tutti i cittadini che respirano e vorrebbero un’aria più pulita.

E poi… una volta che si rileva l’inquinamento cosa si può fare?

Siamo anche consapevoli che poco possiamo fare per modificarlo. Quello che riteniamo importante è sensibilizzare oltre al cittadino anche le le istituzioni con la prevenzione. Non si può prevedere un terremoto, l’unico modo per subire meno danni è la prevenzione!

Condividi: