Wikipedia definisce l’agro-ecologia come un metodo, una pratica, una scienza per applicare i principi ecologici alla produzione di alimenti, di carburante, di fibre e farmaci ma anche, più in generale, per gestire gli agrosistemi.
In termini più semplici e meno enciclopedici, l’agro-ecologia è il metodo produttivo e gestionale del futuro, l’unico che ci può garantire di continuare a produrre alimenti e prodotti sicuri e sostenibili,
“L’agro-ecologia rappresenta quindi un nuovo paradigma di riferimento per garantire insieme sicurezza, sostenibilità e sovranità alimentare nei territori” ed è quello di cui è fortemente convinto anche Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, che ne ha spiegato i principi nel suo intervento al secondo Simposio Internazionale di Agro-ecologia – Trasformare cibo e agricoltura per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile – organizzato dalla Fao nella sua sede di Roma.
Per Scanavino è necessario promuovere sistemi di produzione agroalimentare integrati che sappiano coniugare produttività – per rispondere alle esigenze alimentari del pianeta -, sostenibilità – per la salvaguardia del capitale naturale – e competitività – per assicurare reddito e dignità agli agricoltori.
Per fare questo serve un’organizzazione di filiera, un forte legame con il territorio e innovazione, per utilizzare le tecnologie biologiche, informatiche e robotiche che aiutino a ridurre i costi e l’uso degli agrofarmaci.
Nell’ambito dello sviluppo dell’agro-ecologia, gli agricoltori italiani sono impegnati nella tutela dell’ambiente, nella manutenzione del suolo e delle acque irrigue e nella valorizzazione dei servizi ecosistemici dell’agricoltura.
A questo proposito, Cia ha presentato insieme a Legambiente, Ispra, Crea e a diverse Pubbliche Amministrazioni locali il progetto Life4Soil. In particolare l’associazione vuole realizzare un’azione su tutto il territorio nazionale per promuovere le linee guida per la gestione sostenibile del suolo realizzate dalla Fao (Voluntary Guidelines for sustenaible Soil Management).
Obiettivo della Cia è contrastare non solo l’impermeabilizzazione e l’abbandono dei suoli, ma migliorare la loro qualità riducendo inquinamento, perdita di biodiversità, compattazione e salinizzazione, erosione superficiale, coinvolgendo almeno 5mila imprese agricole nell’adottare protocolli corretti e innovativi di gestione sostenibile dei suoli.