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Un tuffo in diretta streaming per capire cosa significa inquinamento da plastica del mare

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inquinamento da plastica del mare

Una diretta streaming dai fondali dell’Isola di Santorini per capire cosa significa davvero inquinamento da plastica del mare.

Lo propongono, in occasione dell’8 giugno, Giornata Mondiale degli Oceani, Carvico, assieme ad Healthy Seas, Ghost Fishing e alla Cousteau Divers.

Sara proprio il figlio di Jacques-Yves Cousteau scomparso nel giugno di 21 anni fa, Pierre-Yves Cousteau, con il suo team, a occuparsi di recuperare le reti abbandonate e, contestualmente, trasmetteranno immagini straordinarie per mostrare in diretta streaming l’inquinamento da plastica del mare e raccontare al mondo intero cosa l’azione dell’uomo stia infliggendo alla flora e alla fauna marina e al bene più prezioso che abbiamo, l’acqua.

Una sola rete fantasma, cattura circa il 5% della quantità di pesce commerciale mondiale, così come una sola gabbia abbandonata (solitamente usata per la cattura di granchi, aragoste e gamberetti) uccide 1.775 esemplari in un anno.

Le reti da pesca recuperate dai sommozzatori volontari di Ghost Fishing con la collaborazione dei Cousteau Divers saranno consegnate poi ad Aquafil SpA per la rigenerazione del Nylon – Econyl. È da questo filato che Carvico SpA produce l’abbigliamento beachwear, sportswear e outerwear.

Dotata di un impianto di pre-trattamento delle acque reflue e di un impianto di co-generazione energetica, Carvico ha aderito al protocollo di Kyoto nel 2005, ed è da fortemente impegnata sui temi ambientali.

Fa parte di questa strategia di Csr l’adozione di materie prime riciclate.

L’azienda bergamasca è oggi un punto di riferimento per il settore nella produzione di tessuti che utilizzano materie prime derivanti dalle reti da pesca e da materiali di scarto pre e post consumer di origine poliammidica, oltre che materie prime di base poliestere riciclato dalle bottiglie di plastica (PET).

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