Home Smart City La mobilità condivisa, tra 10 anni, coinvolgerà almeno 1 italiano su 3

La mobilità condivisa, tra 10 anni, coinvolgerà almeno 1 italiano su 3

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La mobilità condivisa ci aiuterà in un futuro ormai prossimo a ridurre le conseguenze del traffico veicolare nelle nostre città – in attesa che forme di alimentazione più sostenibili sostituiscano le fonti fossili.

Con il car sharing in un anno, nella sola città metropolitana di Milano, sono infatti stati risparmiati circa 12 milioni di chilometri, altrimenti percorsi su auto privata.

Se negli ultimi anni il car sharing, attivo in Italia nelle più articolate realtà metropolitane, ha avuto un enorme incremento, le previsioni degli analisti disegnano un futuro in cui la mobilità sarà sempre più condivisa.

Gli studi di Frost & Sullivan (2016) e del Boston Consulting Group (2017) prevedono rispettivamente 36 milioni di clienti di car sharing per l’anno 2025 e 35 milioni per il 2021. In pratica quindi, tra dieci anni, un viaggio su tre potrebbe essere effettuato in mobilità condivisa.

Uno scenario confermato anche dall’operatore di car sharing DriveNow (Gruppo BMW) che, come racconta il suo managing director Andrea Leverano, ha coperto, in Germania, circa 90 milioni di chilometri nel corso dello scorso anno mentre in Italia, nella sola città di Milano, le 500 auto in condivisione hanno percorso circa 6.000.000 di chilometri.

Un grande risparmio, visto che si stima che i chilometri effettuati in car sharing riducano di almeno un 30% quelli effettuati su auto privata: con questo dunque nel 2017, il solo operatore tedesco a Milano ha generato un risparmio di oltre 2.000.000 di chilometri, altrimenti percorsi su auto privata. Immaginate quanti chilometri sono stati risparmiati sommando anche quelli percorsi con le auto degli altri operatori che aumentano di 6 volte il numero di veicoli in mobilità condivisa.

Secondo le più recenti rilevazioni a Milano, città di riferimento in Italia e in Europa, sono oltre 640.000 gli utenti registrati a un servizio di car sharing, quasi un milanese su quattro. Oltre a questo” continua Leveranosi considerino le altre alternative di condivisione primo fra tutti il bike sharing. Inoltre il trasporto pubblico locale diventerà sempre più integrato alle nuove modalità di spostamento urbano, rendendo più facile per le persone passare alla mobilità condivisa e connessa, specialmente nelle città“.

Questi dati e l’accelerato progresso tecnologico, con cittadini sempre più connessi e con sempre crescente confidenza all’uso di soluzioni digitali nel proprio quotidiano, disegnano un futuro nel quale in Europa un viaggio su tre sarà effettuato in mobilità condivisa, con beneficio per l’ambiente, con una sensibile riduzione di auto parcheggiate a ingombrare le città, ma anche con un risparmio per i cittadini, per i quali un incremento delle possibilità di soluzioni di mobilità condivisa, corrisponderà una minore spesa pro-capite rispetto al tradizionale e sorpassato possesso di un’auto per nucleo familiare.

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